Nella nostra regione sono presenti 7 Banche di Credito Cooperativo con 52 filiali, alcune autoctone, altre provenienti da Regioni limitrofe, a riprova che esistono margini per presidiare il mercato creditizio Umbro con sufficienti ritorni operativi favorevoli. Le banche di credito cooperativo in virtù del loro modello di servizio, vicino al territorio e alle comunità, rappresentano a nostro avviso – ha concluso Minelli – la risposta più efficace al fenomeno della desertificazione bancaria, che sta drammaticamente impoverendo il tessuto economico e sociale della nostra Regione". "Il convegno che, come FABI Umbria, abbiamo contribuito a realizzare – ha detto Enrico Simonetti, segretario regionale Fabi Umbria come in una nota – assume un valore particolarmente significativo in virtù della gravissima desertificazione bancaria che colpisce il nostro territorio. Le BCC, anche in Umbria, possono rappresentare appunto la vera alternativa ai grandi gruppi bancari, in termini di servizio alla clientela, presidio del territorio, salvaguardia dei livelli occupazionali. Promuovere momenti di confronto come quello odierno, vuol dire non arrenderci a ciò che non condividiamo e cercare invece di favorire quelle soluzioni a nostro parere, meglio rispondenti alle esigenze della categoria e del nostro territorio". Dopo gli interventi dei relatori si è aperto un interessante dibattito che ha visto protagonisti i sindaci presenti in sala, Federico Gori di Montecchio ed Elisa Sabbatini di Castel Ritaldi, l'amministratore delegato di Sviluppumbria Michela Sciurpa e la consigliera regionale del Pd Simona Meloni. Auspichiamo che dall'incontro di oggi nascano relazioni e soluzioni ad un fenomeno che consideriamo pericolosissimo per il futuro della nostra regione. Fonte com abstract