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Lunedì 04 Marzo 2024 18:08

La pesca tradizionale del Trasimeno diventa Presidio Slow Food

foto di Olivier M. foto di Olivier M.


(CIS) – Perugia mar. - La pesca tradizionale del Lago Trasimeno diventa Presidio Slow Food. La presentazione del progetto si è tenuta questa mattina a Perugia, in Regione: presenti l'assessore regionale alle Politiche agricole e agroalimentari, Roberto Morroni, il sindaco del Comune di Castiglione del Lago, Matteo Burico, il vicepresidente nazionale Slow Food Italia, Federico Varazi, la presidente Slow Food Umbria, Monica Petronio, il Senior Manager Operations, FedEx Express Europe, Piero Scardella, oltre a pescatori e rappresentanti delle cooperative del Trasimeno. La caratteristica della pesca sul lago umbro, per cui è diventata un Presidio Slow Food, è la sua "passività": le reti vengono stese – sottolinea una nota - e si aspetta che i pesci rimangano imprigionati nelle maglie, secondo il periodo e la loro taglia. Non si catturano i piccoli, non si catturano pesci fuori stagione. Persico reale, carpa, pesce gatto, latterino, tinca, persico-trota, anguilla e capitone sono le specie ittiche comprese nel disciplinare che regola il Presidio Slow Food e sono, soprattutto, le protagoniste del lago. Si tratta di una pesca di attesa, non aggressiva, altamente sostenibile, visto che è pressoché impossibile che l'attività si intensifichi al punto da intaccare le riserve di pesce nel lago. Per lo stesso motivo, però, è anche fortemente imprevedibile, visto che non si possono prevedere per esempio le forniture per i ristoranti. Se, da un lato, questo rappresenta un handicap economico, dall'altro nasconde un vantaggio: quello di non rischiare di mettere in crisi gli stock ittici, la nostra fonte di lavoro e di sostentamento". segue

 

"I Presìdi di Slow Food - ha spiegato l'assessore Morroni - sono un patrimonio identitario, che coniugano la tradizione del passato a elementi attuali, puntando alla sostenibilità. Il nostro patrimonio è basato sulla biodiversità, sull'identità nei nostri territori. Il mondo della pesca nel lago Trasimeno sta vivendo una stagione positiva, nata anche dalla consapevolezza di ciò che si rappresenta, una tradizione che può e deve essere progettata nel futuro, facendo da leva attrattiva anche nei confronti delle altre realtà". "Questo Presidio è molto significativo – ha detto il vicepresidente nazionale Slow Food Italia, Varazi - per diversi motivi. La pesca su questo territorio si tramanda di padre in figlio, di generazione in generazione con tecniche, conoscenza, nomi dialettali. Si tratta di un mestiere difficile, che presuppone uno straordinario rapporto uomo-natura, che di fatto è la magia di questo mestiere. E oggi c'è anche un dato confortante: l'età media si sta abbassando e i giovani che non trovano altri sbocchi lavorativi tornano a interessarsi della pesca del lago". "L'obiettivo – ha concluso la presidente Slow Food Umbria, Monica Petronio - è anche contribuire a valorizzare le ricette di cucina, tradizionali e moderne, legate al pescato, non sempre di facile esecuzione per chi non è originario di questi luoghi, ma di sicuro gradimento per il consumatore e per il turista, anche grazie alla collaborazione che abbiamo avviato con gli istituti alberghieri di tutta la regione". Abstract fonte com


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