Il Tribunale di Roma ha assolto Giampiero Fiorani, ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi, e la moglie di Sergio Cragnotti, Flora Pizzichemi, per "non aver commesso il fatto". Nei loro confronti la Procura di Roma aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione. Oltre a Fiorani la prima sezione penale del tribunale di Roma ha assolto anche gli ex vertici della Bpl Giovanni Benevento e Ambrogio Sfondrini e gli ex funzionari della Banca di Roma Angelo Fanti e Remo Martinelli.L'ex presidente di Banca di Roma Cesare Geronzi è stato assolto, sempre con la formula del non aver commesso il fatto, da un'altra accusa di bancarotta preferenziale. Tra gli imputati condannati figurano anche Francesco Scornajenchi (3 anni), Gianluca Marini (3 anni), Annunziato Sordo (3 anni), Pietro Locati (3 anni e 6 mesi), Antonio Nottola (3 e 6 mesi) e Michele Casella (3 anni).Geronzi: "Resto tranquillo, si chiarirà in appello"
"Resto tranquillo perché continuo a ritenere di avere agito correttamente, nell'ambito delle responsabilità statutarie, esercitando il compito proprio, naturale del banchiere, senza commettere alcun illecito. Diversamente, in casi della specie, la funzione di ogni banchiere resterebbe paralizzata". Così Cesare Geronzi commenta la sentenza di condanna a quattro anni di reclusione. "Per questa ragione e per la fiducia che nutro nella magistratura - aggiunge - confido che in sede di appello come è già accaduto in un'altra circostanza del genere, l'ulteriore, ponderata riflessione consentirà di fare piena chiarezza e di riconoscere l'assoluta non colpevolezza del mio comportamento".Provvisionale da 200 milioni a carico di Unicredit
Duecento milioni di euro in via provvisionale. A tanto ammonta la somma che Unicredit, in qualità di responsabile civile, e gli imputati riconosciuti colpevoli al processo Cirio dovranno versare, come risarcimento, all'amministrazione straordinaria del gruppo agroalimentare. Lo stabilisce la sentenza.