''Da alcuni mesi - ha evidenziato Confagricoltura Umbria - l'Europa si confronta su quale futuro dare alla Politica Agricola Comunitaria dopo il 2013. I mutamenti economici, politici e sociali che hanno caratterizzato questo periodo, unitamente all'allargamento della compagine europea ai Paesi dell'Est, hanno disegnato un contesto di difficile ''lettura''. Quello sulla Pac e' un negoziato complesso, il piu' difficile degli ultimi 20 anni. La partecipazione dei rappresentanti dei territori alla definizione delle nuove regole e della politica agricola dell'UE sino al 2020 - ha proseguito - rappresenta un'occasione per l'agroalimentare italiano, chiamato a mostrare la sua capacita' di promuovere e supportare le produzioni, le specificita' ed il saper fare agricoltura. La riforma dovra' farsi carico di affrontare i mutamenti delle dinamiche mercantili registrate negli ultimi anni. Occorrera' dare risposte alla volatilita' delle quotazioni e alle ricorrenti crisi di mercato, se si vuole che il sistema agroalimentare europeo continui ad assicurare approvvigionamenti sufficienti e sicuri ai consumatori europei e la ''vitalita''' delle imprese e dei territori dell'UE. E' nostro auspicio - ha concluso Confagricoltura - che l'asse tra il governo italiano ed i nostri rappresentanti al Parlamento europeo potra' conseguire i miglioramenti che tutto il sistema agricolo attende''.