City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

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(CIS) - Perugia nov. - Il Report in estrema sintesi. Divisione in quattro parti (la quarta parte, quella relativa al Settore Pubbliche relazioni e Comunicazione, non è presentata. Prima parte – La domanda di editoria cartacea e digitale. È presentato un quadro generale, per l'Italia e anche per le regioni del Centro inteso come Umbria, Marche, Toscana e Abruzzo, escludendo il Lazio perché, soprattutto per quanto riguarda i bilanci delle imprese, in quest'ultima regione afferiscono imprese di carattere nazionale che alterano i dati (ovunque l'impresa operi, dal fatturato agli utili e così via, i dati afferiscono tutti alla regione in cui l'impresa è iscritta nel Registro camerale, a meno che non abbia società collegate in altre regioni, per cui ad esempio tutta l'attività della Rai svolta a livello di bilancio confluisce sui dati di bilancio Rai del Lazio). In questa prima parte emerge, tra l'altro, come l'Umbria sia ultima, tra le regioni del Centro considerate, in termini di percentuale di abitanti che nel 2022 hanno acquistato una copia di un quotidiano (2,2%, contro il 3,2% della Toscana, il 3% delle Marche e il 2,6% dell'Abruzzo), mentre va meglio nell'acquisto dei settimanali (penultima nel Centro con il 5.9%, ultimo l'Abruzzo con 5,5%) e nei mensili (Umbria 3,4%, penultima). Sia per i quotidiani che per i settimanali e i mensili, i dati 2022 arretrano in maniera visibile rispetto al 2021. D'altronde il calo riguarda tutta l'Italia: nel 2019 le copie giornaliere vendute nel semestre gennaio-giugno, comprese le copie digitali, erano 2,12 milioni, mentre nello stesso periodo 2022 sono crollate a 1,43 milioni. I giornalisti (per essere tali occorre essere iscritti all'Ordine dei Giornalisti) in Umbria sono 1.489, di cui 1.059 pubblicisti e 421 professionisti. Un numero, fatte le dovute proporzioni, superiore a quello delle altre regioni del Centro e anche dell'Emilia Romagna (Umbria 19,2 giornalisti ogni 10mila abitanti, Abruzzo 17,8, Toscana 15,4, Emilia Romagna 127,8, Marche 14,3).

Seconda parte – Settore "Editoria Allargata": sono presentati i dati bilanci che le imprese (di capitali, quindi S.r.l., S.p.A., cooperative e altre), con un periodo d'osservazione 2019-2022. Il settore preso in considerazione è quello dell'Editoria allargata, quindi ad esempio anche la pubblicazione di libri. Qui l'Umbria registra, nel centro Italia, un numero di imprese più basso (2 ogni 10mila abitanti), come anche un numero di addetti più basso (5,45 ogni 10mila abitanti contro i 14,07 della media italiana, gli 11,34 delle Marche, i 15,19 della Toscana). L'Umbria presenta, nell'Editoria allargata, un valore della produzione più basso tra le regioni del Centro (massimo le Marche con un milione 379mila euro, minimo l'Umbria con 407mila 932 euro). Idem per il valore aggiunto che, essendo molto basso (86mila 529 nel 2022), non riesce a "pagare" lavoratori, investimenti, interessi e coì via, finendo per presentare un utile netto negativo in tre anni su quattro (nel 2022 -48mila 885 euro per impresa). Quanto al costo del lavoro per addetto nell'Editoria allargata, in Umbria è decisamente inferiore a quello delle altre regioni di confronto(minimo 2022 Umbria con 16mila 163 euro, massimo Toscana con 24mila 182 euro, Marche 23mila 289 e Abruzzo 21mila 82). Molto alto l'indebitamento delle imprese umbre del settore, nel 2022 i debiti sono il 243,3% dell'attivo patrimoniale.

Terza parte – Settore Editoria giornalistica: I dati di bilancio delle imprese umbre del settore dell'Editoria Giornalistica (Edizione di quotidiani, Edizione di riviste e periodici, Trasmissioni radiofoniche, Attività di programmazione e trasmissioni in televisive, agenzie di stampa), meno vasto di quello precedente e dove i giornalisti maggiormente si concentrano, segue più o meno le tendenze delle aziende umbre dell'Editoria allargata. Imprese con un numero medio di dipendenti più basso (2,7 addetti per impresa) di quello delle altre regioni del Centro, produzione per impresa e valore aggiunto per impresa notevolmente inferiori ad Abruzzo, Marche e Toscana, utile netto negativo tre anni su quattro (nel 2022 -156mila 176 euro), ROI, ossia ritorno sugli investimenti per impresa, al 2,4% nel 2022, molto basso ma stavolta superiore a quello delle altre regioni del Centro. Anche in questo caso il costo del lavoro per addetto è inferiore alle altre regioni di confronto, ma meno rispetto al divario registrato nell'Editoria Allargata (nel 2022 massimo Marche con 25mila 593 euro per addetto, minimo Umbria con 20mila 907 euro).   fonte com abstract 

 

(CIS) – Perugia nov. - Non se le passa davvero bene in Umbria il settore dell'Editoria e dell'Informazione in Umbria - ancora peggio di quanto già non la passi male in tutta Italia – secondo la mole dei dati elaborati dal Primo Rapporto redatto dall'Osservatorio sull'Occupazione e l'Editoria dell'Umbria, presentato stamattina presso la Sala Rossa dell'Ente camerale e curato dalla Camera di Commercio dell'Umbria (team composto dal Prof. Luca Ferrucci, Ordinario presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Perugia, e da Andrea Massarelli e da Giuseppe Castellini), in collaborazione con l'Università di Perugia, il Corecom Umbria, l'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria e Associazione Stampa Umbra, dando attuazione al protocollo d'intesa che gli stessi soggetti siglarono lo scorso 12 giugno, al fine di monitorare la situazione del settore nella nostra regione. Il Professor Ferrucci – e' detto in una nota - ha tenuto il fil rouge delle numerose schede del Rapporto, evidenziando gli elementi caratterizzanti e creando sinteticamente, nella sua relazione, un affresco preciso della situazione dell'Editoria in Umbria. Se poi si guarda al solo settore "Pubbliche relazioni e Comunicazione", settore 'spurio' dove operano anche non giornalisti ma dove gli iscritti all'ordine si dirigono sempre più e dove avere un contratto di tipo giornalistico è una chimera, la débacle dell'Umbria è totale: ROI per impresa (ritorno sugli investimenti effettuati) allo zero virgola, che addirittura diventa negativo nel 2022 (-0,2%), mentre il costo per addetto per impresa è di appena 7mila 730 euro anni nel 2022, con un certo aumento rispetto ai due anni precedenti ma sotto i livelli pre-pandemia del 2019, quando era a 9mila 916 euro (nel 2022, per avere qualche parametro di riferimento, il costo per addetto nel settore "Pubbliche relazioni e Comunicazione è di 21mila 724 euro annui in Toscana, 21mila 232 nelle Marche, 17mila 014 in Abruzzo).  segue


(CIS) – Perugia nov.- "Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino" di Davide Rigiani (Minimum Fax) è il libro che si è aggiudicato il premio Severino Cesari edizioni 2023. Oggi, Domenica 12 novembre a Palazzo Graziani a Perugia, in programma la cerimonia di premiazione organizzata nell'ambito delle iniziative di "UmbriaLibri 365". Tre i finalisti della VI edizione: "Tempesta" di Camilla Ghiotto (Salani), "Azzardo" di Alessandra Mureddu (Einaudi), "Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino" di Davide Rigiani (Minimum Fax). Scelti dalla Giuria composta da Daria Bignardi, Giancarlo De Cataldo, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi, Michele Rossi e Simona Vinci (Presidente). Alla premiazione – riporta una nota - , oltre ai tre scrittori finalisti, sono intervenuti alcuni membri della giuria e della famiglia di Severino Cesari, insieme a Daniele Mencarelli, vincitore della prima edizione del Premio con il libro "La casa degli sguardi" edito da Mondadori, e Giacomo Mazzariol, esordiente grazie a Severino Cesari e Paolo Repetti in Einaudi Stile Libero nel 2016 con il libro "Mio fratello rincorre i dinosauri", da cui è stato tratto il film, diretto da Stefano Cipani, con Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese.  segue


(CIS) – Perugia ott. - - Sta diventando un punto di riferimento importante nel panorama nazionale italiano "UmbriaLibri" che, per l'edizione 2023, in programma dal 27 al 29 ottobre nel centro storico di Perugia, cambia passo, obiettivi, ambizioni e guarda al futuro. La manifestazione è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa dall'assessore alla cultura e al turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti, dall'amministratore unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, dal direttore artistico dell'evento, Angelo Mellone e dall'assessore del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli. "L'idea è quella di occupare simbolicamente il centro di Perugia – ha detto Angelo Mellone -, per regalare alla città e ai cittadini umbri un evento che rappresenti una festa culturale che dura tutto l'anno, una celebrazione della letteratura attaccata alla vita e non alle mode mainstre-am, in grado di gemmare ovunque nella regione, portare intelligenze nei borghi, allargare il concetto stesso di "libro" non solo all'oggetto cartaceo ma, in fondo, a tutto ciò che è scrittura. Per questa ragione da quest'anno le edizioni principali di UmbriaLibri si chiameranno "Scrit-ture d'autunno" e "Scritture d'inverno" e l'appuntamento perugino di ottobre e quello ternano di dicembre – spiega una nota - diventeranno progressivamente una piattaforma su cui far atterrare tutto ciò che è scrittura, possano essere i libri tradizionali o un testo di una canzone, un cortometraggio a impianto letterario o l'espressività dei social media, e così via". segue


(CIS) – Torino set. – Si e' aperto oggi sabato 30 settembre fino a lunedì 2 ottobre il "Villaggio delle Regioni" che animerà Piazza Castello con stand promozionali di ogni Regione; Lunedì 2 e martedì 3 ottobre la due giorni istituzionale alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e del Presidente del Consiglio Meloni. L'evento annuale nazionale, quest'anno organizzato in collaborazione con Regione Piemonte, rappresenta un'importante occasione per avviare, all'interno di una cornice di alta caratura istituzionale, un confronto con gli interlocutori di riferimento, pubblici e privati. L'obiettivo è quello di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l'identità e le diverse specificità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l'Italia. Il tema centrale della kermesse sarà quello delle infrastrutture nelle sue diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall'energia all'ambiente, dalla sanità all'innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca. Il festival si propone come veicolo di dialogo e collaborazione tra regioni e province autonome per dare vita ad una piattaforma di posizionamento strategico rispetto alle politiche del prossimo futuro. Al festival di Piazza Castello, l'Ingresso e' gratuito,con il segunte orario h 10.00 – 19.00; Inaugurazione si e' tenutaa alle 15 di oggi. Oltre che ai temi base del festival , non mancheranno quelli economi e le degustazionei dei prodotti tipici proposti da Molise, Calabria, Lazio, Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria ai talk come "La transizione energetica e la rigenerazione delle comunità" della Basilicata, il "Turismo e Cultura" organizzato dal Molise, la "Presentazione del patrimonio culturale" della Regione autonoma della Sardegna, gli incontri sulla salute della Puglia e la presentazione di Masters of Magic – convention di magia, del Piemonte. segue

 

(CIS) - Perugia set. - Parte da Perugia la rivoluzione – meglio dire l'evoluzione – di una delle figure più amate da un pubblico eterogeneo. Il parrucchiere non sarà più chi "fa" i capelli ma chi li "tratta", perché prima viene la cura... poi il colore. L'aspetto estetico è solo una conseguenza di quello salutare. Ad avere strutturato un progetto del quale già viene percepita la portata innovatrice, è Barbara Gioffredi. Stilista, tecnica formatrice per importanti multinazionali, insegnante nei corsi delle organizzazioni di categoria, titolare di un suo Salone (Ricci e Capricci a Pontefelcino (Pg) – ndr) è ora Ceo dell'azienda "Barbara G", che offre consulenza, formazione e prodotti. Lo si legge in una nota. "In quasi 15 anni di professione – racconta – non ho mai smesso di mettere a frutto le esperienze cercate e vissute in tutta Italia, ma soprattutto ho studiato. Il mio focus è la salute della capigliatura, perché capelli integri facilitano e valorizzano il lavoro del parrucchiere". Da lì l'idea, che diventa ora una possibilità per un intero settore, di dotare il Salone di una nuova figura professionale: lo specialista della cute e del capello. Barbara da sempre ha cercato di capire e analizzare le anomalie che la quotidianità le mette davanti (dopo l'emergenza sanitaria – evidenzia – le problematiche si sono incrementate a macchia d'olio su persone di ogni età), così da eludere problemi potenzialmente più gravi. Soprattutto, ha personalizzato il servizio, costruendolo a misura di utente. segue


(CIS) - Terni set. - A Terni, presso la Sala Consiliare Sergio Secci della Provincia, è stata presentata la giornata di studio Sicurezza e Transizione Energetica, organizzata dall'Università degli Studi di Perugia, dall'Ordine dei Periti Tecnici e Industriali di Terni e Provincia e S.E.A. srl, che si svolgerà il 6 ottobre 2023 presso l'Aula Magna dell'Arpa Umbria di Terni. A fare gli onori di casa la Presidente della Provincia Laura Pernazza che ha sottolineato come "le Istituzioni sono tenute a confrontarsi costantemente con questi argomenti che impattano sulla vita quotidiana di cittadini ed Enti e Terni, in particolar modo, è una città che ha espresso grande attenzione su queste tematiche e continuerà a farlo." La giornata di studio, che verrà moderata dal Prof. Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia Federico Rossi, ha l'obiettivo – spiega una nota - di analizzare possibili soluzioni e strategie per l'approvvigionamento energetico e per lo sviluppo delle rinnovabili, affrontando diverse tematiche grazie alla partecipazione di illustri esperti del settore e coinvolgendo aspetti tecnici, organizzativi, sociali, formativi, politici e legali. Come spiegato dal Prof. Rossi in conferenza stampa il titolo del convegno fa riferimento a "due aspetti che per certi versi sono divergenti ma per altri invece sono strettamente collegati."  segue


(CIS) – Perugia set. - Lo scorso 11 luglio, il Tribunale di Perugia, a seguito del ricorso d'urgenza presentato da Laura Santi, affetta da sclerosi multipla, contro l'azienda sanitaria, aveva accertato e dichiarato il suo diritto ad accedere al suicidio medicalmente assistito nonchè ad ottenere un parere del Comitato etico regionale entro i successivi 60 giorni. Laura Santi, tramite i suoi legali, ha deciso di proporre un reclamo contro questa decisione perché, pur accertando il suo diritto a ottenere quanto richiesto, si limitava a dichiarare - si legge in una nota -  l'esistenza di questo diritto senza però ordinare all'azienda sanitaria di provvedere nella forma adeguata a tutte le fasi indicate dalla Corte costituzionale e dunque mettere Laura Santi nelle condizioni di poter scegliere sul proprio fine vita. Due giorni fa si e' tenuta l'udienza dinanzi al Tribunale di Perugia, in composizione collegiale, dove i legali di Laura Santi, insistendo sui motivi del reclamo hanno rappresentato l'esigenza, sempre più urgente, di dare piena attuazione a tutti i punti della sentenza n. 242 del 2019 e dunque di completare la procedura di verifica prevista dalla Consulta, includendo anche l'individuazione del farmaco e delle modalità di autosomministrazione e all' esito ove le condizioni della Signora Laura Santi fossero corrispondenti a quanto previsto dal giudicato costituzionale, a fornire l'assistenza necessaria completa di farmaco affinché, quando la ricorrente deciderà, se deciderà, possa procedere con l'autorizzazione del farmaco. segue

(CIS) – Perugia/Terni ago. - – "Quella degli alloggi ATER è materia delicata e complessa, che necessita di onestà intellettuale e professionalità da parte di chi fa comunicazione, ma anche di molta sensibilità. Ho ricevuto la famiglia in difficoltà e in attesa da anni di un alloggio di edilizia residenziale sociale, affrontato positivamente l'aspetto usura ed ho approfondito la possibilità di assegnazione in emergenza abitativa. Il sindaco di Terni Bandecchi può procedere". È quanto ha renso noto l'assessore regionale alle Politiche della casa, Enrico Melasecche, intervenuto per risolvere la difficile situazione di un nucleo familiare che da anni attende un alloggio. "Sono in ferie, ma non mi sono certo tirato indietro di fronte ad una famiglia il cui padre è disperato e dichiara lo sciopero della fame perché non riesce più ad andare avanti – dice l'assessore in una nota -. Ho accettato pertanto, tramite un amico della famiglia che mi ha contattato questa notte sui social, di riceverli nel mio ufficio a Terni, nella sede della Regione al Centro Multimediale. Una famiglia di cinque componenti, i due genitori e tre figli, in cui lavora solo la madre con un reddito modesto; il padre ed un figlio sono invalidi". "Ho ascoltato i loro problemi, li ho tranquillizzati, ho attivato tutto quanto era nelle mie possibilità. La situazione debitoria merita innanzitutto di essere messa sotto osservazione in quanto l'indebitamento fin qui accumulato è eccessivo per, cui ho preso contatto direttamente con il Dott. Fausto Cardella, Presidente della Fondazione Umbria contro l'usura cui ho spiegato il caso. Si è posto subito a disposizione fissando un appuntamento con la famiglia per esaminare la natura della loro esposizione debitoria e valutare i vari tipi di interventi". segue


(CIS)- Perugia ago. – Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo (SPCC) dell'Umbria, ha numeri inferiori alla media nazionale sia per quanto concerne il peso sul totale dell'economia (l'Umbria accusa un ritardo del 16,1% sul dato medio italiano e del 27,7% su quello del Centro) che per quanto riguarda - un po' meno - il peso dell'occupazione (sulle unità di lavoro impegnate nel Sistema Produttivo Culturale e Creativo l'Umbria è indietro dell'8% nei confronti della media italiana e del 18,6% verso quella del Centro). Per quanto concerne il peso del PSCC sull'economia che per l'occupazione, l'Umbria – sottolinea una nota - è fanalino di coda tra le quattro regioni del Centro. Se nel 2022 il valore aggiunto del SPCC in Italia è aumentato del 6,8% rispetto al 2021, in Umbria è cresciuto del 4,1%, peggior risultato tra tutte le regioni italiane. Idem per l'occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, aumentata (sempre nel 2022 sul 2021) del 3% in Italia e scesa dello 0,4% in Umbria, anche in questo caso peggior risultato tra le regioni italiane (oltre all'Umbria, solo la Basilicata marca il segno meno, anche se leggerissimo -0,1%).Il ritardo dell'Umbria sul fronte SPCC è comunque verso il Centro-Nord (dove, peraltro, ci sono anche regioni che stanno dietro l'Umbria), non verso le regioni del Mezzogiorno d'Italia, che il 'cuore verde' supera tutte. È, in estrema sintesi, il quadro che emerge da "Io sono Cultura", il Rapporto annuale di Fondazione Symbola e Unioncamere, intitolato quest'anno "L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi". Il rapporto vede anche la collaborazione del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme a Istituto per il Credito Sportivo, la Fondazione Fitzcarraldo e Fornasetti, con il patrocinio del Ministero della Cultura.  segue

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