City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

(CIS) - Perugia apr. - – Domani 3 aprile, alle ore 10,30,il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario, terrà una videoconferenza stampa per illustrare i nuovi provvedimenti adottati dalla Regione per l'emergenza Covid-19. Sarà presente la dirigente regionale, Paola Casucci. fonte com 

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(CIS) – Roma, apr. - Anziani, cittadini fragili, chi è in quarantena e, in linea generale, tutti quelli che non possono uscire dalla propria abitazione per acquistare beni essenziali. Sono queste le categorie di persone alle quali è dedicato il Protocollo d'intesa sottoscritto tra Dipartimento della Protezione Civile, Associazione nazionale cooperative di consumatori (Coop) e Associazione nazionale comuni italiani (Anci) finalizzato a facilitare a livello territoriale la consegna della spesa a domicilio a coloro che sono impossibilitati a uscire per il periodo di emergenza epidemiologica da COVID -19. Il volontariato e' in prima linea per portare quanto necessario a chi non puo' (e non deve) uscire di casa. L'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale ha richiesto l'assunzione immediata di iniziative utili a sostegno della collettività e di assistenza alla popolazione. Immediata è stata la risposta di Coop che ha coinvolto una rete con più di 80 cooperative di consumatori sul territorio italiano, tra le quali figurano 7 grandi, 15 medie e circa 60 piccole cooperative, che operano su circa 900 comuni d'Italia con oltre 1.100 punti vendita e con oltre 6,5 milioni di soci consumatori. Il Dipartimento della Protezione Civile ha ritenuto lodevole l'iniziativa, come best practice per la forma di assistenza alla popolazione mediante consegna della spesa a domicilio alle persone che ne hanno necessità durante l'emergenza COVID-19. L'iniziativa, con altri protocolli, potrà essere richiesta da altre catene di distribuzione di prodotti di largo consumo interessate al fine di potenziare il sistema di risposta all'emergenza sanitaria in atto. I volontari di protezione civile (in contatto con i Coc comunali – ndr-) provvedono alla consegna della spesa a domicilio. Fonte com astract

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(CIS) – Roma, apr. – I guariti che hanno sconfitto il virus sono ad oggi 18.278, con un incremento pari a 1.431 unita' rispetto a ieri. I contagiati sono 83.049, anche qui con un incremento di 2.477 persone. Ad oggi, in Italia sono stati 115.242 i casi totali. In terapia intensiva sono ricoverati in totale 4.053 pazienti, 28.540 i ricoverati con sintomi lievi. In isolamento volontario ci sono 50.456 persone, il 61% (ieri era il 60% - ndr-). Purtroppo anche oggi abbiamo avuto dei decessi, pari a 760 persone (in totale 13.915, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Sono queste le cifre rese note dal capo del dipartimento di protezione civile e commissario straordinario all'emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, che ha aperto la conferenza stampa pomeridiana al Dipartimento, presente il dott. Sergio Iavicoli direttore del dipartimento epidemiologico dell'Inail. Borrelli ha anche fornito i dati circa i trasferimenti: 32 pazienti sono in Germania, gia' trasferiti. In totale dalla Lombardia sono stati trasferiti grazie alla Cros, 105 pazienti (+ 2 rispetto a ieri) di cui 65 affetti da virus e 40 no Covid-19. Le forze in campo stanno ulteriormente aumentano tra il volontariato: oggi siamo a 16.506 unita' (nazionali e locali), piu' il sistema sanitario, le forze armate, polizia, carabinier, Gdf e tutte le altre specialita'. Le tende di Pretriage gia' operative e montate, 790; 151 quelle negli istituti di pena. Borrelli ha ringraziato la Marina per aver allestito a Jesi un ospedale da campo, e il COI per il coordinamento (Comando operativo interforze) che sta facendo di tutto per aderire alle nostre richieste. segue

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(CIS) – Roma, apr. - Nel contesto emergenziale che stiamo vivendo, quello della pandemia Covid-19, le associazioni di categoria che rappresentano le diverse disabilità stanno ribadendo con forza la maggiore condizione di vulnerabilità delle persone con disabilità. Le persone sorde come possono avere l'informazione corretta e tempestiva se la comunicazione passa principalmente per canali orali? Le persone cieche o ipovedenti come possono muoversi se vengono a mancare nelle città i punti di riferimento ordinari e se ci sono nuove regole e talvolta nuovi percorsi da seguire? Con la chiusura dei centri diurni per disabili sono garantite le ordinarie misure assistenziali? Queste solo alcune delle domande a cui si trovano a dover rispondere le associazioni. L'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre a pubblicare una serie di faq dedicate, - si legge in una nota - ha sensibilizzato le amministrazioni pubbliche coinvolte nell'emergenza sull'importanza dell'accessibilità delle informazioni alle persone con diverse disabilità. In particolare il Dipartimento dal 25 febbraio ha previsto la presenza di un interprete LIS (Lingua dei segni) dell'Ens nelle consuete conferenze stampe durante le quali il Capo del Dipartimento Borrelli comunica i dati sulla situazione in atto nel nostro Paese. Alcune Regioni hanno inoltre dato particolare attenzione alla applicazione di alcune misure, prevedendo delle deroghe come la possibilità per le persone con disabilità intellettiva di fare brevi passeggiate nei pressi della propria abitazione, ovviamente accompagnate. In questo contesto, il gruppo di lavoro Abili a proteggere, che lavora presso il Dipartimento della Protezione Civile e si occupa di tenere alta l'attenzione sul rapporto tra protezione civile e disabilità, ha intrapreso un monitoraggio sui bisogni delle persone con disabilità e i servizi attivati sul territorio per diffondere informazioni accessibili e di supporto a tutti i cittadini con disabilità. segue

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(CIS) – Roma, apr. - "Ringraziamo ancora il personale sanitario che con coraggio manda un forte segnale di solidarietà e che completa uno straordinario lavoro di squadra di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi." Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli rivolgendosi ai medici della task-force costituita per operare a supporto delle strutture sanitarie impegnate nell'emergenza COVID-19. I 76 medici, partiti nella mattina di oggi per Milano, Torino e Ancona, opereranno nelle strutture sanitarie di Lombardia, Emilia-Romagna, Trento, Piemonte, Valle d'Aosta e Marche, cui sono stati destinati incrociando le loro specifiche professionalità con le esigenze rappresentate dai diversi territori. È questo il secondo gruppo di personale che inizia a lavorare nell'ambito della task-force, che va ad aggiungersi al primo nucleo di 21 professionisti già in servizio dalla sera del 26 marzo negli ospedali di Bergamo Brescia e Piacenza. La task-force – spiega una nota - è frutto dell'operazione "Medici per Covid", lanciata nel corso di una conferenza stampa al Dipartimento della Protezione Civile lo scorso 20 marzo. Una "chiamata" che ha visto il reclutamento di anestesisti e rianimatori, ma anche pneumologi, infettivologi, medici d'urgenza, geriatri e cardiologi, a partire da oltre 7900 candidature spontanee raccolte in appena 24 ore. La partenza di un terzo nucleo di professionisti è prevista per la prossima settimana. Anche i medici di questo gruppo andranno ad affiancare quelli della sanità regionale che già prestano la loro opera negli ospedali dove sono trattati pazienti affetti da Coronavirus. Fonte com

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(CIS) – Perugia apr. - "In questo tempo difficile, di notizie tragiche che raccogliamo dai media, ma anche da tanti nostri amici e parrocchiani, malati o in prima linea in quanto medici, infermieri, operatori sanitari, dispensiamo ogni giorno tante pillole di speranza ai 600 fanciulli e ragazzi frequentatori (virtuali al tempo del "Coronavirus") del nostro Oratorio "GP2"". A sottolinearlo in una nota dell'Ufficio stampa diocesano di Perugia-Città della Pieve è don Antonio Paoletti, parroco di Prepo, comunità parrocchiale integrante dell'Unità pastorale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, nella periferia sud del capoluogo umbro, che conta circa 15mila abitanti. Don Paoletti parla anche a nome dei suoi confratelli parroci don Fabrizio Crocioni, don Oscar Bustamente e del parroco emerito mons. Giuseppe Gioia, oltre che della responsabile d'Oratorio suor Roberta Vinerba. Attraverso i social media come il canale Youtube YouGP2, la pagina Facebook "Complesso interparrocchiale Giovanni Paolo II", la pagina Instagram "Oratorio.GP2", l'Oratorio "GP2" continua, spiega don Paoletti, "a edificare la Speranza, restando uniti, trasmettendoci a vicenda, in questo tempo di mancati abbracci, delle vere e proprie carezze di Dio, rafforzando la nostra fede e riscoprendo i nostri veri bisogni: pregare alzando lo sguardo a Dio Padre, relazionarci con Lui e con gli altri, a partire dai più prossimi e quindi dal nostro oratorio, che è una vera famiglia"."Come vivere l'oratorio al tempo del Coronavirus?". Se lo chiede il parroco di Prepo, che dà anche una rapida risposta: "facendo riunioni via social, confrontandoci su un nuovo modo, seppur provvisorio, di stare con i ragazzi e di vivere la nostra famiglia. Come abitare il nostro villaggio di relazioni? Come trasmettere l'Amore di Dio? Come rendere testimonianza della Speranza? Siamo partiti con tutti i laboratori del "GP2" già dall'inizio dell'emergenza sanitaria, dove ognuno di essi sta comunicando con i propri ragazzi servendosi di un proprio linguaggio, adeguato al contesto e al gruppo stesso".  segue

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(CIS)  - Perugia apr. - Rivitalizare i centri storici, recuperando attivita' ma anche cinema, teatri e sale per spettacoli e danza, cosi' da richiamare gente nel cuore delle citta' storiche. E' imperativo che queste tornino a vivee dopo le crisi economiche, quella dovuta al Coronavirus e alle conseguenze per moltissime attivita'. E' stata approvata ieri dalla Giunta comunale, la delibera concernente il nuovo piano di fattibilità per il recupero e la riqualificazione del teatro Turreno. L'atto, recepisce le risultanze delle verifiche attinenti la vulnerabilità sismica dell'edificio ed aggiorna il quadro economico complessivo, mantenendo la suddivisione dell'intervento in tre stralci operativi. La novità è che sono state individuate le risorse utili per procedere al completamento sia del primo che del secondo stralcio, ovvero – e' detto in una nota comunale - tutti i lavori di riqualificazione degli spazi occupati dal Turreno: nel contempo, il Comune di Perugia si impegna per le risorse relative al terzo stralcio, quello della Turrenetta. Nel dettaglio, il primo stralcio di lavori (per 3,9 milioni circa) riguarda gli interventi strutturali su tutto l'edificio, gli interventi edili e impiantistici e le opere per la rifunzionalizzazione e l'esercizio degli spazi, così da garantire la piena fruibilità degli ambienti teatrali, con una capienza pari a 750 sedute oppure 999 posti in piedi. Il secondo stralcio (per 600mila euro circa) attiene gli interventi edili ed impiantistici degli spazi della prima e seconda galleria, mentre il terzo stralcio (per 300mila euro circa ) riguarda l'intervento di recupero della Turrenetta. Le somme attualmente a disposizione ammontano a 4,5 milioni, di cui 1,3 afferenti al programma regionale Agenda urbana 2014-2020, 245mila quale co-finanziamento comunale di Agenda Urbana, 1,5 milioni contributi Por-fesr anno 2021, mentre ammonta a 1,4 milioni il contributo della fondazione Cassa di Risparmio. segue

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(CIS) _ Perugia apr. - Occorre un controllo pubblico; no al privato che usa solo il criterio del profitto. Si apre cosi' una nota dell'Unione sindacale di base (USB) a firma di Emanuele Salvati (segreteria regionale) in risposta ad un articolo apparso su siti internet e su quotidiani umbri, circa la possibilita' dia parte di un istituto di analisi e visite specialistiche privato umbro, di effettuare un test-rapido a pagamento, per rilevare la positivita' al Covid-19, al costo di 70 euro a prestazione, organizzate nella massima sicurezza e con ingressi separati. In data odierna la Federazione Regionale USB ha trasmesso una PEC urgente alla Presidente della Regione, Donatella Tesei, all'Assessore competente Luca Coletto ed al Ministro della Sanità Roberto Speranza perché diverse redazioni locali online e su carta stampata, avevano dato notizia di laboratori privati che vantando "l'accreditamento e la convenzione" con la Regione dell'Umbria potevano effettuare dai prossimi giorni, "un test rapido" a pagamento per rilevare la positività al COVID-19 al costo di 70 Euro a prestazione. La nota trasmessa è stata inviata per opportuna conoscenza anche ai Prefetti di Perugia e Terni. L'esame/teste rapido, avverrebbe "in modo molto semplice: si chiama, si risponde ad un questionario sulla condizione fisica e si prende appuntamento con la struttura. "Solo 5 minuti per il test immunologico che rivela se ci sono o meno anticorpi nel sangue". Sempre dalla stampa – continua la nota USB – "abbiamo anche appreso che il test non è stato riconosciuto dal Ministero della Salute come strumento diagnostico". Peraltro in Italia gia' importanti ospedali stanno "sperimentando" anche questa strada (esame del sangue) per cercare di arrivare prima possibile ad una soluzione per il Coronavirus di cui al momento non c'e ne' cura, ne' alcun vaccino. Inoltre da dire – che l'azione dei lavoratori privati e' "simultanea all'avvio da parte della Regione di una sperimentazione sulla stessa tipologia di test, sperimentazione che, ovviamente, prevede una cabina di regia pubblica certificata ed istituzionale". Con la PEC, la Federazione ha chiesto quindi un intervento immediato da parte della Regione attraverso gli strumenti in possesso, per la sospensione immediata dell'attività di test diagnostico del COVID-19 nei laboratori privati, siano essi accreditati e convenzionati che non. Abstract fonte com

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(CIS) – Spoleto, apr. - Donati un ecografo e dispositivi di protezione per il personale dell'ospedale di Spoleto: Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno si è mobilitata per rispondere alle esigenze espresse dell'ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, in questa situazione di emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. Nei giorni scorsi l'azienda di Campello sul Clitunno ha acquistato un ecografo per il reparto di Cardiologia e dispositivi di protezione (DPI) per i medici che operano al Pronto Soccorso della struttura ospedaliera. Il materiale è stato acquistato direttamente dalla Meccanotecnica e donato poi ai reparti. "La nostra azienda è fin dalla sua fondazione parte integrante del territorio – ha sottolineato Carlo Pacifici, amministratore delegato di Meccanotecnica Umbra – ci è sembrato naturale e giusto offrire il nostro contributo in modo utile e concreto. Ci troviamo ad affrontare una situazione inaspettata e straordinaria e crediamo che, anche in questo frangente, noi imprenditori siamo chiamati a mettere in campo il senso di responsabilità e la concretezza che ci caratterizza anche nella nostra attività". Meccanotecnica Umbra, fondata oltre 50 anni fa, è un produttore di rilievo mondiale di tenute meccaniche utilizzate nei settori dell'automotive e degli elettrodomestici oltre che in diversi altri settori industriali tra i quali quello chimico, farmaceutico, alimentare, cartario e minerario. A fronte dell'emergenza sanitaria le imprese umbre si sono mobilitate singolarmente, e in sinergia con Confindustria Umbria, per sostenere il sistema sanitario della regione che ha bisogno di tutto il supporto della comunità regionale. Fonte com

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(CIS) – Perugia apr. - – In occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, la facciata di Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell'Umbria, è illuminata di blu per l'intera giornata di oggi. La Regione – e' detto in un nota - ha aderito anche quest'anno alla campagna mondiale di sensibilizzazione "Light it up blue", a testimonianza della vicinanza alle persone con autismo e alle loro famiglie. La presidente Donatella Tesei, condividendo la buona causa, ha accolto la richiesta dell'Angsa, Associazione nazionale genitori soggetti autistici Umbria onlus, che opera per la promozione e l'educazione della cittadinanza alla consapevolezza e alla conoscenza dell'autismo. La luce blu illumina il balcone di Palazzo Donini che si affaccia su Corso Vannucci da ieri sera, 1 aprile, fino a domattina. Fonte com

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