City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani


(CIS) – Perugia lug. - - A partire dal 15 luglio ripartirà in Umbria la somministrazione delle prime dosi di vaccino: lo ha reso noto il commissario per l'emergenza covid, Massimo D'Angelo, spiegando che in questi giorni sarà somministrata la prima dose di vaccino ai soggetti di età compresa tra 59 e 30 anni, circa 16 mila, già prenotati e a coloro, sempre di questa fascia di età, che avevano chiesto di spostare la data per la somministrazione della prima dose. Parallelamente entro il fine settimana incominceranno a ricevere i primi sms con la prenotazione della vaccinazione i 29.686 under 30 che avevano dato la preadesione. I turisti presenti in Umbria - e' detto in una nota - potranno richiedere, collegandosi al portale regionale dedicato, la somministrazione della seconda dose per motivi eccezionali e qualora si permanga per un periodo tra i 10 e 15 giorni. I giovani sotto i 30 anni saranno vaccinati con vaccino Moderna dalla prossima settimana insieme ai 16.836 ragazzi di età compresa tra i 12 ai 19 anni che riceveranno sempre a partire dalla stessa data il vaccino Pfizer. Il ciclo vaccinale avrà quindi la seguente articolazione: Le classi di età 12-59 anni (coorti 2009 - 1962) riceveranno il vaccino Pfizer con la seconda dose a 28 giorni estensibile fino a 42 su richiesta del cittadino per esigenze specifiche. segue

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(CIS) – Perugia lug. - Il direttore della sanita' umbra Braganti ha detto che "in seguito ai Tavoli di verifica del MEF e Ministero della Salute del 5, 6 e 7 luglio il disavanzo presente nei conti relativi alla sanità, ridottosi a circa 21 milioni con dati a pre-consuntivo e costituito essenzialmente da costi covid non ancora coperti, è stato rifinanziato attraverso una rimodulazione nell'assegnazione delle risorse del fondo sanitario a valere sul 2020 e una maggiore copertura dei costi connessi all'emergenza, in attuazione dell'istituto della flessibilità e anche grazie all'assegnazione delle somme a parziale copertura delle spese covid sostenute fino al 31 maggio 2020 da parte del Commissario Straordinario nazionale". Scendendo nello specifico e ripartendo da quanto già spiegato in precedenza il direttore regionale ha ricordato "che la situazione economico-finanziaria della sanità in Umbria presenta delle criticità strutturali già dagli ultimi esercizi finanziari. Il Tavolo Adempimenti MEF, già nel corso del 2020 in occasione della consueta verifica dei conti ai sensi dell'art. 1, comma 174 L. 311/2004, ha rilevato come il pareggio di bilancio dell'ultimo triennio sia stato raggiunto essenzialmente attraverso l'utilizzo di poste straordinarie. Il Servizio sanitario regionale negli ultimi mesi ha aggiornato e rielaborato i dati di pre consuntivo 2020, anche rispetto alle quantificazione ed attribuzioni dei costi sostenuti per l'emergenza, al fine di garantire il massimo utilizzo delle risorse destinate per la copertura dei relativi costi. A seguito di questo lavoro, il disavanzo a pre-consuntivo al 5 luglio 2021 in sede di Tavolo di verifica ammontava a circa 21 milioni di euro per la quasi totalità riconducibili a spese covid". segue

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(CIS) – Citta' di Castello (Pg) lug. - Il dottor Stefano Martinelli è il nuovo direttore della struttura complessa di Anestesia e rianimazione dell'ospedale di Città di Castello. La presentazione è avvenuta lunedì 5 luglio, nella sala riunioni della direzione del nosocomio, alla presenza del direttore generale dell'Usl Umbria 1 Gilberto Gentili e di quello sanitario Massimo D'Angelo, del direttore del presidio ospedaliero Alto Tevere Silvio Pasqui e del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta. Con l'occasione è stata inaugurata simbolicamente anche la nuova unità di terapia intensiva, denominata "Modulo Arcuri", voluta dall'ex Commissario straordinario per l'emergenza Covid e realizzata, grazie al Piano di Riorganizzazione della rete ospedaliera, per fronteggiare l'emergenza pandemica. Un intervento da 2 milioni di euro che ha consentito di aggiungere 10 posti letto completi a quelli già a disposizione". "Il dottor Stefano Martinelli – ha dichiarato il direttore generale Gilberto Gentili – è un medico capace, dotato di grande umanità che sarà in grado di ricoprire con competenza e professionalità questo importante ruolo all'ospedale di Città di Castello. Ora il problema sta nel riuscire a mantenere una squadra numericamente adeguata alla luce delle difficoltà oggettive a reperire medici specialisti non solo in anestesia ma anche in altri campi".Dello stesso avviso il sindaco Luciano Bacchetta che si è detto "soddisfatto della nomina del primario. E' un bel segnale – ha proseguito - che ci fa pensare alla normalità. L'ospedale di Città di Castello ha fatto la sua parte con il Covid, ne sono molto orgoglioso e per questo ringrazio tutti gli operatori sanitari e i direttori dell'Usl Umbria 1 per tutto quello che è stato fatto. Ora ci dobbiamo concentrare sulla campagna vaccinale che deve continuare".  segue

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(CIS) – Ancona, lug. - L'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha visitato, nei giorni scorsi, il Centro nazionale della Lega del Filo d'Oro ad Osimo. Ad accoglierlo il presidente Rossano Bartoli e il presidente del Comitato delle persone sordocieche Francesco Mercurio, insieme ad alcuni dirigenti dell'Ente che hanno potuto raccontare l'attività della Fondazione - che l'assessore conosce da sempre, grazie ai suoi precedenti incarichi - e mostrare la nuova struttura di Via Linguetta. La Lega del Filo d'Oro - spiega una nota - è punto di riferimento in Italia per l'assistenza, l'educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. L'assessore Saltamartini ha espresso apprezzamento per quanto realizzato e per il complesso lavoro che l'Ente svolge da oltre 55 anni, dichiarando l'intenzione di promuovere, a breve, incontri operativi per affrontare questioni legate ai rapporti con la Regione Marche. fonte com abstract 

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(CIS) - Perugia lug. - Un Corso di preparazione e orientamento per i concorsi di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato per l'AA. 2021/2022 si svolgera' il 14 luglio. Le iscrizioni sono possibili fino al 12 luglio. L'annuncio e' contenuto in una nota del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Perugia che annuncia appunto l'organizzazione di un Corso di preparazione e orientamento per gli studenti che intendano partecipare ai concorsi per l'ammissione ai Corsi di Laurea a numero programmato per l'Anno Accademico 2021/2022. Il Corso si svolgerà dal 14 luglio al 31 agosto 2021. La relativa iscrizione dovrà essere presentata entro le ore 13 del 12 luglio 2021, secondo le indicazioni riportate nella domanda di iscrizione al Corso, di seguito allegata. Tutte le informazioni sul sito del dipartimento: https://www.dimec.unipg.it/ alla pagina: https://www.dimec.unipg.it/dipartimento/corso-di-preparazione-e-orientamento-per-i-concorsi-di-ammissione-ai-corsi-di-laurea-a-numero-programmato/corso-di-preparazione-e-orientamento-per-i-concorsi-di-ammissione-ai-corsi-di-laurea-a-numero-programmato-per-l-a-a-2021-2022. Fonte com abstract

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(CIS) - Assisi lug. - – L'appropriatezza prescrittiva e l'aderenza terapeutica sono al centro del 2° Corso Teorico Pratico "La farmacia clinica: Dati e indicatori di performance, come utilizzarli per migliorare il Governo clinico" (evento ibrido; meeting residenziale: Assisi, 1-3 luglio 2021, Hotel Cenacolo; lavori disponibili anche in formato digitale-live al link https://www.emec-roma.com/diretta-assisi) appuntamento patrocinato dall'Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Umbria, realizzato con la collaborazione scientifico-culturale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie - SIFO, che vede confluire nella città di San Francesco i massimi esperti nazionali della governance del farmaco. "La SIFO crede fortemente in questo corso teorico-pratico ed offre tutto il suo contributo di competenze scientifiche alla sua realizzazione perché da sempre è impegnata nella promozione dell'appropriatezza, sia prescrittiva che organizzativa- ha detto Alessandro D'Arpino, vice-presidente della società scientifica -; la considerazione di partenza è semplice: per promuovere l'appropriatezza in tutte le sue dimensioni è necessario disporre di dati, quasi sempre derivanti da data-base amministrativi (big-data).  Tali dati, non sempre si trasformano in informazioni utili, perché è necessario avere la capacità di elaborarli e trasformarli in indicatori semplici e di immediata lettura. La SIFO, offrendo la sua collaborazione a questo evento, intende pertanto sostenere il confronto tra i vari partecipanti e tra tutte le realtà scientifiche di riferimento del settore al fine di condividere strategie e metodi per il corretto utilizzo dei dati al fine di avere con facilità le informazioni necessarie a promuovere appropriatezza. Per noi è importante questa occasione preziosa, perché sviluppa un confronto tra i farmacisti del SSN e le Regioni, attraverso lo scambio di esperienze e l'elaborazione di proposte, al fine di individuare indicatori di performance validi e fruibili a livello nazionale ". abstract fonte com

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(CIS) – Perugia giu. - Diabete di tipo 1 e trapianto di isole pancreatiche: per la prima volta in Italia, l'Ospedale Niguarda di Milano sperimenta il trapianto con capsule bio-ingegnerizzate prodotte dall' Università degli Studi di Perugia come involucri protettivi per eliminare la terapia immunosoppressiva e allargare la platea dei pazienti candidabili al trapianto. Il progetto vede la collaborazione del Diabetes Research Institute, University of Miami (USA) ed è finanziato dalla Fondazione Italiana Diabete (FID). Lo si legge in una nota dell'ateneo perugino. "Al gruppo di ricerca dell'Ateneo di Perugia, presso il Laboratorio per i Trapianti Cellulari ed Organi Bioibridi – sottolinea il coordinatore Prof. Riccardo Calafiore, direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche, docente di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia di Unipg - è stato assegnato l'importante compito di microincapsulare le isole pancreatiche umane di donatori d'organo, poiché varò, con il permesso dell'Istituito Superiore di Sanità nel 2003 in maniera pioneristica, e primo a livello internazionale, i trapianti di isole avvolte in microcapsule costituite da alginato di sodio 'clinical grade', un polimero estratto da alghe marine, nel peritoneo di pazienti con diabete di tipo 1 producendo risultati molto positivi. segue

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(CIS) – Ancona, giu. - "I dati delle Marche mettono in evidenza il lavoro straordinario che è stato fatto dal territorio, con numeri che posizionano le Marche al di sopra della media nazionale, quindi con obiettivi di vaccinazione ampiamente raggiunti". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che, nel pomeriggio, ad Ancona, ha incontrato il presidente Francesco Acquaroli, e gli assessori alla Sanità Filippo Saltamartini e al Bilancio Guido Castelli. "Con il sottosegretario abbiamo fatto il punto sulla situazione della pandemia, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sulle strutture ospedaliere e sulla capacità di rilancio delle nostre eccellenze – ha riferito Acquaroli – Un confronto costruttivo per gettare le basi su cui rilanciare la nostra regione, trovando nel sottosegretario attenzione alle nostre esigenze. Approfondiremo presto insieme quanto proposto, in un incontro che programmeremo". Costa ha poi visitato la struttura ospedaliera Inrca della Montagnola e il punto vaccinale allestito al PalaPrometeo dorico. "Credo che la mia presenza oggi testimoni proprio la vicinanza ai territori e un ringraziamento per tutto quello che hanno fatto e stanno facendo. Dobbiamo assolutamente continuare sul piano vaccinale, nella consapevolezza che la vaccinazione sia l'unica via di uscita da questa pandemia. Credo che anche nei confronti di eventuali varianti sappiamo ormai l'importanza di completare la vaccinazione", ha detto Costa, incontrando i giornalisti al termine della visita. Rispondendo a una domanda sulla necessità della terza dose, ha evidenziato che "siamo nelle condizioni di arrivare a fine settembre all'immunità di gregge del nostro Paese. Quindi a maggior ragione qui, nelle Marche, visto il ritmo a cui si sta vaccinando. Per quanto riguarda la terza dose siamo in una fase ancora di studio. La nostra comunità scientifica sta facendo valutazioni sulle evidenze scientifiche. È presumibile pensare che ci sarà bisogno di una terza dose. Sarà comunque programmabile e pianificabile, avendo già un'anagrafica vaccinale disponibile. Ci sono le condizioni per affrontarla con i mezzi idonei e con tutto quanto serva". A proposito dei sanitari non vaccinati, Costa ha detto che "è diritto di ogni cittadino italiano, quando entra in una struttura ospedaliera, non correre il rischio di venire conteggiato da chi dovrebbe assisterlo. I sanitari dovrebbero dare il buon esempio ed essere di stimolo nei confronti dei cittadini". In merito alla riapertura delle discoteche, il sottosegretario ha invitato a non fare l'errore di pensarle "solo come luoghi di divertimento, ma sono vere e proprie attività del nostro Paese. Sono oltre tremila, hanno oltre cento mila addetti, un fatturato di due miliardi: quindi credo che sia un comparto economico che merita, come gli altri, una data certa per potere pianificare una ripartenza. Credo che il sistema dei green pass possa essere declinato anche alle discoteche, con una riapertura graduale e in sicurezza". fonte com abstract

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(CIS) – Perugia giu. - - I bilanci della sanità approvati dalle passate legislature sono in pareggio, come i documenti ufficiali indicano, ma si tratta di un pareggio ottenuto utilizzando "poste straordinarie" che negli anni sono sempre aumentate: nel 2017 di 27 milioni, nel 2018 di 38 milioni, nel 2019 di 42 milioni. Numeri alla mano la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, e il direttore Massimo Braganti, hanno spiegato in modo dettagliato come si è ottenuto il pareggio di bilancio in sanità negli ultimi anni e il conseguente effetto domino che questo meccanismo ha creato a cascata. Lo si legge in unanota della regione relativa alla conferenza in cui è stata spiegata la situazione emersa dalla fotografia scattata, una sorta di Libro Bianco finanziario, della realtà attuale e del preesistente. Dall'analisi dei conti in sanità è emersa, infatti, una perdita annuale ripetuta nel tempo, e dunque strutturale, appianata, come detto, attraverso poste straordinarie derivanti anche da anni precedenti. Le perdite registrate sono dovute a vari motivi, come un saldo di mobilità, ovvero la differenza tra i pazienti di altre Regioni che vengono in Umbria per curarsi e i pazienti umbri che vanno in altre Regioni, che da positiva nel tempo è calata sino a divenire negativa, oltre che, per fare un altro esempio, ad una spesa per farmaci estremamente elevata rispetto alle altre regioni.  segue

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(CIS) - Roma giu. Da Agenzia Dire - - "I medici di base percepiscono 6,16 euro per ogni dose di vaccino che somministrano e, per ora, ricevono 1 fiala a settimana che contiene 11 dosi nel caso di Astrazeneca o 6 se si tratta di Pfizer. Parliamo di un massimo di 67,76 euro a settimana. In questa cifra è incluso tutto, dai costi legati al ritirare i vaccini, alle utenze dello studio medico, al lavoro di segreteria per fissare gli appuntamenti e calendarizzare i richiami, ai presidi medici di cui è necessario dotarsi quando si vaccinano i pazienti". E' quanto ha dichiarato alla Dire il dottor Stefano De Lillo, vicepresidente dell'Ordine dei medici di Roma, dicendosi sorpreso di aver letto ieri, su un autorevole quotidiano, un titolo sui medici che guadagnano fino a 80 euro l'ora per vaccinare, "quasi come fosse una cifra straordinaria". De Lillo, che ha inviato al direttore della testata una lettera aperta, puntualizza che "la somma è lorda e si riferisce al compenso di medici specialisti. Al netto di qualsiasi considerazione ironica che si possa fare sul costo delle prestazioni dei medici specialisti- aggiunge- non mi pare sia una cifra assurda su cui costruire un titolo". Secondo il vicepresidente Omceo Roma, poi, l'attenzione pubblica dovrebbe premiare l'impegno dei tanti medici di famiglia rappresentando una spesa "irrisoria a fronte di macchine organizzative come gli hub, che hanno costi più importanti". Per questo, afferma, "in futuro, contrariamente a ciò che è successo negli ultimi anni, bisognerà investire nel capitale umano, ampliando il numero dei posti nelle facoltà di Medicina, aumentando le borse di Specializzazione e i corsi di formazione. Per questo- conclude- dovrebbero essere usati i soldi del Recovery plan". Fonte com abstract Da agenzia DIRE

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