City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Economia


(CIS) – Milano - da GD 24 Novembre – Sebbene il perdurare di una congiuntura internazionale sfavorevole, gli imprenditori italiani e cinesi vedono buone prospettive di crescita per la cooperazione economica tra Italia e Cina. Lo rivela il rapporto "Cina-Italia: quali prospettive per le imprese", curato dal Centro Studi dell'Italy China Council Foundation e presentato oggi nel corso dell'Italy China Economic Cooperation Forum, a Milano. All'evento sono intervenuti i rappresentanti di istituzioni e di importanti realtà imprenditoriali italiane e cinesi. Il Forum si è svolto a pochi giorni di distanza dall'incontro bilaterale al G20 di Bali tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente Xi Jinping, concluso con l'annuncio di una prossima visita del nostro premier in Cina, e ha costituito una occasione di confronto tra operatori del settore per fare il punto sulle relazioni economiche e commerciali che vedono protagonisti i due Paesi."L'attuale momento storico è molto complesso ma i segnali che ci arrivano dalla politica e dall'economia ci permettono di guardare al futuro con fiducia", ha dichiarato Mario Boselli, presidente di ICCF.  segue


(CIS) – Perugia/Gubbio nov.- Si è parlato di sostenibilità ambientale, sociale ed economica al XVI Forum Interregionale del Centro, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio al Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio. L'Interregionale del Centro, comitato che riunisce i Gruppi Giovani Imprenditori delle quattro regioni, ha l'obiettivo di rafforzare la condivisione di valori e progetti nei territori di riferimento. Quest'anno è stata l'Umbria ad ospitare la due-giorni dell'evento, che si è aperto venerdì 18 novembre con il Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori ed è proseguito, oggi sabato 19, con l'iniziativa "Sostenibili, Innovativi, Autonomi. I valori per le imprese di domani". Un'occasione di confronto che - si legge in una nota -, attraverso le testimonianze dirette di realtà eccellenti del Centro Italia, ha coinvolto imprenditori e rappresentanti delle istituzioni sui principali temi di attualità e sulla valorizzazione del territorio e che ha visto la partecipazione di giovani imprenditori provenienti da tutto il territorio nazionale. All'incontro, aperto dal Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli e dalla Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria Cinzia Tardioli, sono intervenuti i Presidenti delle Regioni Umbria e Marche, Donatella Tesei e Francesco Acquaroli, il Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie Imprese e Presidente di Marchesini SpA Maurizio Marchesini e il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Riccardo Di Stefano. segue


(CIS) – Perugia nov.- - La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme al sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha incontrato i vertici della Cassa di Risparmio di Orvieto, rappresentati dal Presidente Stefano Farabbi e dal Direttore Generale Emanuele Carbonelli. Ad oltre un anno dall'ultimo incontro – e' detto in una nota regionale - è stata fatta una approfondita ricognizione sul percorso di valorizzazione che era stato condiviso tra la Banca e le Istituzioni. Farabbi e Carbonelli hanno confermato che si sta avviando a conclusione il percorso di cessione delle quote CariOrvieto detenute da Banca Popolare di Bari alla capogruppo Mediocredito Centrale, che diventerà ad esito dello stesso socio di maggioranza della Banca. Un percorso in linea con il Piano Industriale, che per Cariorvieto, come già annunciato nei giorni scorsi e ribadito nel corso dell'incontro di Palazzo Donini, prevede- continua la nota - il posizionamento come banca commerciale retail rilevante per le comunità dell'Umbria e dell'Italia Centrale, con la missione di rappresentare un motore di crescita dell'economia nel territorio di riferimento. Tra i principali obiettivi preventivati allo stato, nell'arco del piano industriale 2022-25, vi sono crescita del margine industriale e delle masse intermediate, nuove assunzioni, e il rafforzamento della Cassa come istituto bancario di riferimento per famiglie e imprese. Risulta, infine, in corso il piano di rafforzamento patrimoniale mediante aumento di capitale, figlio del medesimo indirizzo strategico. L'incontro, giudicato estremamente positivo dalle parti, conferma e rafforza il rapporto tra l'attuale gestione della banca e le istituzioni locali e regionali. Fonte com abstract

(CIS) – Perugia nov. - L'Umbria è la regione che ha le carte più in regola per puntare ad avere uno specifico disciplinare di prodotto del formaggio. Perché il formaggio umbro è il più antico d'Italia, come affermano le fonti storiche degli antichi romani. E la Rassegna "L'Umbria del Formaggio", che questa mattina a Perugia presso la Sala Rossa della Camera di Commercio dell'Umbria ha vissuto l'emozionante momento della Cerimonia di consegna del "Premio Qualità" alle 12 aziende i cui prodotti hanno superato la soglia di valutazione dei 75/100 punti, può diventare il trampolino di lancio per meglio valorizzare i migliori formaggi pecorini e caprini umbri e favorirne la conoscenza nei mercati locali e nazionali. La prima edizione della Rassegna "L'Umbria del Formaggio" è stata fortemente voluta dall'Ente Camerale e realizzata dalla sua azienda speciale Promocamera, insieme alle associazioni di rappresentanza degli agricoltori Coldiretti, Confagricoltura e Cia Umbria – Agricoltori Italiani dell'Umbria, con la collaborazione della delegazione di Perugia dell'Onaf, Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio. Una Rassegna quest'anno riservata ai formaggi pecorini e caprini provenienti dal territorio regionale e prodotti esclusivamente con latte umbro, che si distingue per la sua valenza istituzionale, per la trasparenza dei procedimenti e per la competenza della giuria di selezione. Per ottenere il "Premio qualità" occorreva superare la soglia dei 75/100 punti. segue


(CIS) – Perugia nov. - I forti rincari dei beni energetici e di altri input produttivi e il permanere delle tensioni geopolitiche hanno deteriorato la fiducia di imprese e consumatori. La spesa per energia elettrica e gas è arrivata a rappresentare oltre il 10% dei costi totali per acquisti di beni e servizi per un terzo delle imprese industriali. I margini economici – spiega la nota della Banca d'Italia relativa all'indagine - si sono compressi a causa delle difficoltà di trasferire interamente sui listini i maggiori costi di produzione. La liquidità, pur rimanendo su livelli elevati, ha iniziato a risentire del crescente fabbisogno di circolante, soddisfatto dalle imprese di medie e grandi dimensioni anche attraverso un più ampio ricorso ai prestiti bancari; si è invece interrotta la crescita del credito alle aziende dei servizi e i finanziamenti destinati a quelle più piccole sono tornati a flettere. L'accresciuta incertezza che caratterizza il contesto economico si è riflessa in un diffuso rinvio dei piani di investimento e, per le aziende più esposte ai rincari energetici, nella possibilità di sospensione parziale o totale dell'attività nei prossimi mesi. Pur in assenza di segnali di deterioramento della qualità del credito, la percezione di un maggior rischio prospettico si sta traducendo in un irrigidimento dei criteri di offerta applicati dalle banche ai nuovi prestiti, che interrompe una lunga fase accomodante. Abstract fonte com


(CIS) – Perugia nov. - Il miglioramento della situazione sanitaria ha favorito soprattutto i servizi, in particolare quelli turistici. Le presenze sono tornate su livelli simili a quelli osservati nel 2019, anche grazie al deciso recupero della componente straniera. L'aeroporto regionale ha fatto registrare flussi di passeggeri mai toccati in precedenza. Lo si legge nella nota della Banca d'Italia. Dopo il parziale recupero dello scorso anno, l'occupazione è rimasta pressoché stabile, a fronte della crescita registrata in Italia (3,6 per cento). All'aumento del numero di lavoratori dipendenti si è contrapposta una riduzione degli autonomi. La partecipazione al mercato del lavoro è diminuita, a causa dell'ulteriore flessione del numero di persone in cerca di occupazione (-8,7 per cento); ne è derivato un calo del tasso di disoccupazione (al 6,7 per cento nel primo semestre). Le attivazioni nette di contratti alle dipendenze hanno lievemente rallentato, in particolare nei mesi estivi. Si è ridotto il saldo delle posizioni a tempo determinato; quello dei contratti a tempo indeterminato si è invece ampliato, anche per effetto delle trasformazioni di impieghi già in essere. L'elevata inflazione non si è finora trasmessa ai salari, la cui crescita risulta moderata. L'erosione del potere di acquisto, seppur mitigata da alcune misure di supporto introdotte dal Governo, si è riflessa in un rallentamento dei consumi e dei depositi bancari delle famiglie. Fonte com abstract ALTRA NOTIZIA


(CIS) – Perugia nov. - Nella prima parte del 2022 l'attività economica umbra ha continuato a crescere in misura sostenuta, favorita da una domanda robusta in tutti i principali settori. Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d'Italia, nel primo semestre dell'anno il PIL dell'Umbria è cresciuto del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in linea con l'andamento registrato a livello nazionale. Il progressivo deterioramento delle condizioni di offerta e l'inflazione eccezionalmente alta, hanno tuttavia peggiorato profondamente le aspettative di imprese e famiglie e rappresentano un forte freno al futuro sviluppo del prodotto regionale. L'indagine della Banca d'Italia, condotta presso le imprese industriali e dei servizi ha evidenziato una significativa crescita del fatturato nei primi nove mesi dell'anno, anche per effetto del marcato incremento dei prezzi di vendita. Nella manifattura l'espansione dell'attività produttiva e del fatturato ha interessato tutti i principali comparti; come nel 2021 le esportazioni sono aumentate (34,7 per cento nel primo semestre; 11,3 in termini reali) più intensamente rispetto a quanto osservato nel Paese. L'edilizia ha fatto registrare un ulteriore sensibile incremento delle ore lavorate (24,9 per cento) e ha beneficiato degli incentivi fiscali connessi con le attività di ristrutturazione, del buon andamento delle compravendite e dell'avanzamento dell'attività di ricostruzione post-terremoto. Fonte com abstract ALTRA NOTIZIA


(CIS) –Perugia nov. - - E' l'Umbria l'unica destinazione italiana segnalata da Lonely Planet - la casa editrice leader a livello internazionale per il settore turistico - come regione da visitare nel 2023: l'annuncio ufficiale è arrivato stamani a Milano, a margine della presentazione di "Best in Travel 2023", la pubblicazione che annuncia le mete imperdibili per il prossimo anno scelte attraverso il contributo di staff, autori, blogger ed editori vari. L'Italia quindi, è sul podio con l'Umbria, unica meta segnalata nella categoria "Sapori", come "un territorio capace di attrarre per la sua variegata offerta enogastronomica, ancor di più il prossimo anno, quando si svolgeranno una serie di appuntamenti volti a celebrare i 500 anni della morte del Perugino e i 50 anni di Umbria Jazz", la manifestazione che dal 1973 con la sua musica porta l'Umbria nel mondo. In programma stamani a Milano – spiega una nota - un evento di presentazione della pubblicazione al quale interverrà, insieme ad altri rappresentanti delle località segnalate, l'assessore al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti. "E' motivo di vanto e di orgoglio assistere da protagonisti alla presentazione della nuova edizione di Best in Travel 2023 di Lonely Planet, – ha dichiarato l'assessore - che inserisce l'Umbria, il suo territorio e le sue eccellenze quale meta italiana di riferimento del turismo internazionale".  segue


(CIS) – Terni, nov. - "La Regione Umbria crede nel rilancio di Pentima e dell'Università a Terni, per questo ha previsto un importante intervento di riqualificazione architettonica e funzionale dell'area. Grazie alla stretta sinergia tra Regione, Comune di Terni e Università degli Studi di Perugia, si creerà un Polo destinato ad arricchire l'offerta formativa di alto livello, a partire da quella universitaria": così l'assessore regionale all'Istruzione, Paola Agabiti, nell'audizione di stamani in seconda commissione consiliare del Comune di Terni. Nel corso del suo intervento l'assessore ha sottolineato "il forte impegno della Regione per dare gambe al progetto" evidenziando come attualmente, "il processo di riqualificazione e valorizzazione del polo di Pentima sia in piena fase di sviluppo e progettazione e per alcuni stralci, come quello della porzione deputata ad ospitare la mensa e la sala convegni di ADiSU, i lavori siano già conclusi per l'importo di 1.500.000 euro". L'assessore Agabiti, illustrando il capitolo più strettamente economico e di programmazione delle nuove attività, ha reso noto che "è stato definito un primo stanziamento di 9 milioni provenienti dal bilancio regionale, mentre ulteriori 15 milioni saranno previsti con l'impiego di fondi strutturali che saranno destinati allo scopo. Un impegno economico importante per rilanciare con forza l'Università a Terni.  segue


(CIS)- Perugia nov. - "Grande soddisfazione"; cosi' l'assessore Michele Fioroni all'annuncio dell'investimento di Nestlé italia pari a 7,5 mln euro alla Perugina di san sisto: conferma la centralità dello stabilimento umbro ed è elemento di forte rafforzamento sul territorio e consolidamento livelli occupazionali. "Apprendiamo con grande soddisfazione l'annuncio fatto dall'amministratore delegato di Nestlé Italia Marco Travaglia di un investimento di 7,5 milioni di euro finalizzato all'installazione di una nuova linea di produzione presso lo stabilimento Perugina di San Sisto e che entrerà in funzione a partire dal 2024". Cosi ha affermato l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni. Una notizia importante a conferma della centralità dello stabilimento di San Sisto nella geografia produttiva del Gruppo Nestlé e che rappresenta un elemento di forte rafforzamento della presenza nel territorio e il consolidamento dei livelli occupazionali. Ci auguriamo possa essere foriero di nuovi investimenti ed in grado di consolidare l'impatto occupazionale, nei confronti dei quali la Regione cercherà di favorire un terreno fertile e ricettivo"."Si conferma la capacità del territorio regionale di essere attrattivo di investimenti da parte di multinazionali che, come Nestlé, che hanno deciso di insediare in Umbria hub produttivi d'eccellenza, capaci di trasferire al tessuto economico locale concreti benefici, attraverso il rafforzamento di filiere direttamente o indirettamente collegate alla loro presenza". fonte com abstract

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