City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Salute

(CIS) - Roma, feb. - L'incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,99 (range 0,95– 1,07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l'uno. Una Regione (Umbria) ha un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Sono 12 (contro le 10 della settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui sei ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e otto con rischio basso. Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui nove anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Lo si legge in una nota del Ministero della salute; oggi la cabina di regia ha tenuto un incontro con la stampa, ribadendo la pericolosita' delle varianti che si stanno diffondendo in Italia. Si confermano per la terza settimana - e' detto ancora nella nota - segnali di tendenza ad un graduale incremento nell'evoluzione epidemiologica che richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione.  segue

(CIS) - Perugia, 19 feb. – "Ringraziamo tutto il personale dell'azienda che, in questi mesi segnati dalla pandemia del Covid-19, sta svolgendo il proprio lavoro in modo efficace, con notevole competenza e con un grande cuore". Questo il messaggio della direzione dell'Usl Umbria 1 - rappresentata da Gilberto Gentili (direttore generale), Massimo D'Angelo (direttore sanitario) ed Alessandro Maccioni (direttore amministrativo) - in occasione della Giornata Nazionale dei camici bianchi, che si celebra il 20 febbraio per ricordare e ringraziare gli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il Coronavirus. "Questa pandemia – sottolinea la direzione aziendale – ha ricordato a tutti l'inestimabile valore di chi opera nella sanità. Ognuno nel proprio campo di competenza, nei presidi ospedalieri, nel dipartimento di prevenzione e nei servizi territoriali, sta lottando quotidianamente contro il virus, dedicandosi con umanità ai malati e alle loro famiglie: medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio, il personale delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e dei team vaccinali, i medici di assistenza primaria e i pediatri di famiglia, i medici di continuità assistenziale ed il personale a contratto. segue


(CIS) – Perugia feb. - Domani 19 febbraio, alle ore 12, si terrà la videoconferenza stampa di aggiornamento settimanale sullo scenario legato all'emergenza sanitaria. I colleghi interessati a seguire la videoconferenza potranno collegarsi seguendo le istruzioni note, come in file. La situazione dell'Umbria rimane complessa; ogni giorni si contano decine di decessi, anche se i ricoveri diminuiscono e le terapie intensive registrano (oggi) solo 2 ingressi, mentre si sta lavorando per realizzare altre due strutture, (a Perugia e Terni) con altri posti letto una decina ciascuna. Intanto il piano vaccinazioni va avanti. Molti gli ottantenni gia' vaccinati e alcuni – a Perugia – con positive segnlazioni circa l'organizzazione di prenotazione e operazioni di vaccinazione. Oggi l'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità una mozione a firma dei consiglieri Eugenio Rondini (Lega), Marco Squarta (FdI), Simona Meloni (Pd), Andrea Fora (Patto civico), Eleonora Pace (FdI) e Francesca Peppucci (Lega) che impegna la Giunta a "prevedere, nell'ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, il completamento del sistema del Poli unici territoriali previsti nel Piano Sanitario 2009-2011, attraverso la realizzazione del 'Polo Unico del Trasimeno', prevedendo una stretta integrazione funzionale tra i Poli Unici e le Aziende ospedaliere, e in particolare tra quelli di Narni-Amelia e l'Azienda Ospedaliera di Terni e quelli di Pantalla e del Trasimeno e l'Azienda Ospedaliera di Perugia.  segue


(CIS) – Venezia 17 feb. – DA AGENZI ADIRE - - "Da adesso in poi non deve ammalarsi piu' nessuno in ospedale". Lo  ha affermato parlando alla 'Dire' Giovanni Leoni, presidente dell'Ordine dei medici di Venezia, in riferimento al fatto che la fase di vaccinazione del personale sanitario negli ospedali sta volgendo al termine, e pertanto il tasso di infezione potra' essere la cartina tornasole dell'efficacia della vaccinazione nel debellare il coronavirus. Gia' ora "il tasso di infezione e' crollato, ma deve essere valutato anche nei prossimi mesi", ha evidenziato Leoni. Rispondendo alle domande sull'opportunita' di trovare vaccini, il Presidente Leoni ha detto che se ci sono, "giusto comprare dosi. L'Operazione veneta "ha senso eccome, anche altri paesi si muovono". Il tentativo di acquistare ulteriori dosi di vaccino portato avanti dal Veneto "ha senso eccome", del resto operazioni analoghe "le hanno fatte anche altri Paesi". ILo ha affermato parlando alla 'Dire' il presidente di Omceo Venezia Giovanni Leoni. Ieri sera a Porta Porta, il presidnete Zaia ha ricostruito il contatto avuto per l'acquisizione di numerosi dosi, contatto passato al Commissario Arcuri. "Al netto delle iniziative concordate a livello europeo, che oramai risalgono a qualche tempo fa, se c'e' la possibilita' di acquistare vaccini approvati Ema sul mercato e' bene farlo". "Dall'immunizzazione della popolazione dipende la nostra vita, non solo sociale ma anche economica". Sul Certificato è chiave per convincere a fare vaccino: "Intanto lo si produca, poi politica deciderà come usarlo". "Il certificato di avvenuta vaccinazione puo' essere la chiave per convincere i piu' recalcitranti... Se vogliono tornare a svolgere attivita' sociali. L'importante e' quindi ora procedere a produrre. I certificati, poi si decidera' a livello politico come impiegare questo strumento". "Il Covid fara' la stessa fine della poliomelite...- ha aggiunto -. Adesso sembra strano dire che il Covid sparira' – ha concluso - ma le regole scientifiche sono queste, se noi avremo un'industria scientifica in grado di dare una risposta andando oltre le piccole differenze che ci sono tra le diverse varianti". fonte com

(CIS) – Roma/Perugia 12 feb. - Al fine di garantire una più efficace gestione dell'emergenza epidemiologica dei casi di Covid-19 nella Regione Umbria, per il supporto delle attività delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, anche nei reparti Covid, il Dipartimento della protezione civile ha emanato l'avviso volto a raccogliere manifestazioni di interesse per l'individuazione delle seguenti figure professionali: - 97 medici laureati ed abilitati all'esercizio della professione specializzati nelle seguenti discipline: 52 in anestesia e rianimazione, 45 in malattie infettive, malattie dell'apparato respiratorio e medicina interna; - 24 medici abilitati, anche non specializzati, in possesso dei relativi titoli abilitativi e regolarmente iscritti agli ordini professionali; - 287 infermieri, in possesso dei relativi titoli abilitativi e regolarmente iscritti agli ordini professionali; - 88 operatori socio sanitari, in possesso dei relativi requisiti professionali. Alla manifestazione di interesse non possono partecipare i dipendenti pubblici e privati operanti nel settore sanitario e socio-sanitario al fine di non pregiudicare i livelli di servizio attuali. È consentita la partecipazione di professionisti in quiescenza in possesso idoneità psicofisica e specifica allo svolgimento delle attività richieste. In una nota del dipartimento della protezione ivile le norme. È consentita la partecipazione a cittadini di paesi dell'Unione Europea e a cittadini di paesi non appartenenti all'Unione Europea, che abbiano avuto il riconoscimento del proprio titolo, ovvero che siano in possesso di certificato di iscrizione all'albo professionale del Paese di provenienza, coerentemente con l'articolo 13 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. Sulla base delle richieste di partecipazione pervenute al Dipartimento della protezione civile viene redatto un apposito elenco che sarà trasmesso alla Regione Umbria.  segue


(CIS) – Perugia 9 feb.- Da ormai più di un mese, il nostro Paese è impegnato in una delle campagne vaccinali più importanti della Storia. La difficoltosa produzione di milioni di dosi di vaccino ha costretto i Governi nazionali a fare delle scelte e, in maniera univoca, si è deciso di includere nella fase 1 della vaccinazione il personale delle strutture sanitarie, perché il luogo di cura del malato deve essere un luogo sicuro per chi vi accede. Per questo, il primo obiettivo della campagna vaccinale è stato quello di rendere gli ospedali Covid-free, vaccinando tutte le figure professionali che vi lavorano. In Umbria ciò accade con una sola eccezione: infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia, fisioterapisti e medici in formazione. Gli studenti tirocinanti, coloro che frequentano le strutture sanitarie per completare la propria formazione e, un domani, prendere in cura i pazienti, sono stati esclusi dalla campagna vaccinale della nostra regione. Lo si legge in una nota dell'associaizone studenti di area medico-sanitaria. Parliamo di una quota di popolazione che frequenta gli spazi ospedalieri quotidianamente, al fianco degli operatori sanitari, esponendo sé stessi e i pazienti a un costante rischio di contagio. E sono gli studenti stessi che, con senso di responsabilità, fanno un appello alla Regione Umbria per risolvere questa grave e rischiosa mancanza.  segue


(CIS) – Perugia 6 feb. - "Niente zone rosse almeno fino a lunedì, nel fine settimana valutiamo e poi decideremo". Siamo sinceramente basiti e preoccupati per le parole e per l'atteggiamento remissivo mostrato dalla presidente Tesei in conferenza stampa. La critica viene dal i consiglieri regionali Bori (pd) e De Luca (M5S), in una nota congiunta. Ieri l'annuncio che l'Umbria rimarra' Arancione, ma con alcuni comuni in rosso, dove maggiore e' la diffusione del contagio. La difesa oggi e' nei confronti delle due varianti; quella brasiliana e quella inglese, che le analisi hanno confermato. Sono cluster per ora circoscritti: in ambito ospedaliero e in alcuni centri della provincia di Perugia, zona Lago e Bastia Umbra prevalentente. Nella nota dei deu consiglieri umbri, si evidenzia che "la giunta Tesei si dimostra ancora una volta impreparata", ma ieri durante la conferenza stampa, anche il prof. Rezza del ministero della salute, un esporto di fama mondiale, ha piu' volte ringraziato i vertici della sanita' regionale per quanto fatto e per quanto si sta facendo. "Ci sentiamo tutti i giorni, anzi ringrazio per la tempestivita' con cui ci hanno informato per le varianti. "La situazione impone, purtroppo, l'urgente istituzione di zone rosse – scrivono Bori e De Luca - per contenere la circolazione del virus e delle sue varianti. Ma, nonostante l'emergenza che ci sta investendo, la Presidente non ha ancora ragionato su quali saranno i comuni coinvolti. Da quanto si e' appreso, entro la giornata odierna, in accordo con i sindaci che dovranno emettere poi ordinanze di chiusura delle zone di competenza (quindi passaggio a rosso) saranno noti i comuni interessati delle zone della provincia, e quindi predisposta l'ordinanza regionale cui faranno riferimento le relative o rdinanze sindacali. Abstract fonte com


(CIS) - Napoli 5 feb. – Nella sala Consiglio dell'Istituto dei tumori di Napoli Fondazione G. Pascale, è stato siglato un protocollo di intesa tra il polo oncologico più grande del Mezzogiorno e Cittadinanzattiva nazionale per la realizzazione di un progetto, "L'Irccs che vorrei", che mira a coniugare la competenza scientifica con la competenza civica per venire incontro alle esigenze dei pazienti. A tenere a battesimo la nuova alleanza il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che è intervenuto all'incontro in videoconferenza da Roma. Hanno firmato l'acccordo il direttore scientifico del Pascale, Gerardo Botti, il direttore generale dell'Irccs, Attilio Bianchi, e ill segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. "Si tratta di un'iniziativa importante e un'occasione straordinaria per coinvolgere i cittadini su rilevanti temi sanitari che interessano tutti - , ha dichiarato il viceministro, come si legge in una nota  - che si e' soffermato sull'importanza del sistema della rete, fondamentale in tutte le attività e più che mai in quelle sanitarie". Perché, come ha ammonito Sileri, "tutti siamo potenziali pazienti". L' accordo è eccezionale nel suo genere. Il protocollo prevede un percorso di valutazione civica con particolare attenzione ai temi della qualità dell'assistenza, dell'umanizzazione, dell'innovazione e della partecipazione; un maggior coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni e della comunità più estesa per favorire un dialogo e un confronto continuo tra i cittadini e le istituzioni; l'implementazione del modello della medicina personalizzata a partire dall'ambito oncologico, promuovendo la qualità dell'assistenza, cominciando dalla Carta della qualità in chirurgia e dalla Carta della qualità dei DH onco-ematologici, sostenendo il tema dell'umanizzazione delle cure e lotta al dolore inutile e il rafforzamento di un raccordo con la medicina territoriale e la continuità alla rete ospedale-territorio. Fonte com abstract

(CIS) – Ancona, 4 feb. - La giunta regionale ha approvato la delibera per destinare agli ospedali regionali 4,7 milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto presente nelle strutture. "La giunta marchigiana, già dalle prime settimane dal suo insediamento, ha dimostrato un cambio di passo in materia sanitaria, con l'intenzione di rivedere il Piano socio sanitario per creare una rete ospedaliera diffusa sul territorio – ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici e all'Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli -. A tutti i cittadini, senza distinzione tra chi vive nelle grandi città o in piccole realtà, va garantito il diritto alla salute, che equivale ad avere servizi primari diffusi nel territorio, ma equivale anche ad avere strutture sicure. In quest'ottica anche la necessità di rimuovere l'amianto nelle strutture ospedaliere non ancora bonificate. Di qui – ha continuato l'assessore - la decisione di destinare le risorse di provenienza nazionale ai nostri nosocomi, sulla cui messa in sicurezza stiamo dirigendo il nostro massimo impegno. Con questa delibera diamo risposta concreta ad un annoso problema che viene finalmente affrontato in maniera strutturale". segue

(CIS) – Roma, gen. 26 - Una rete di monitoraggio che costituirà la proposta italiana per la sorveglianza delle mutazioni responsabili delle infezioni emergenti e la valutazione dell'efficacia e della durata della vaccinazione. Oggi al Ministero della Salute è stata annunciata la nascita del Consorzio Italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di SARS-CoV-2 e per il monitoraggio della risposta immunitaria alla vaccinazione. L'iniziativa è stata presentata nell'ambito del Tavolo Tecnico per la sorveglianza viro-immunologica di infezioni emergenti, istituito al Ministero della Salute lo scorso 19 gennaio su input del Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri e con il coordinamento e la supervisione dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il progetto vede il patrocinio dalla Società Italiana di Virologia che si farà parte attiva per riunire le competenze virologiche cliniche, di base, veterinarie e bioinformatiche presenti in Italia. Alla conferenza stampa sono intervenuti Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Giorgio Palù, Presidente dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Arnaldo Caruso, Presidente Società Italiana di Virologia, Paola Stefanelli, Direttrice del Reparto Malattie Prevenibili da vaccino del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, e lo stesso Vice Ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha spiegato: "Il Consorzio sarà utile non solo per la pandemia attuale ma per il gruppo di ricerca che continuerà a lavorare sugli aspetti epidemiologici di eventuali nuove epidemie. Ne vivremo altre e bisogna esser pronti, come ha già spiegato più volte l'Organizzazione Mondiale della Sanità". segue

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