City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Il parere di

(CIS) - Ancona, mar. - Si terrà lunedì 11 marzo, dalle ore 10.30, presso il Centro Congressi Fermo Forum, il seminario "Le misure del PSR Marche 2014/2020 - L'impegno per le infrastrutture viarie e la prevenzione del rischio idrogeologico" organizzato dal Servizio Politiche Agroalimentari di Regione Marche. "Il seminario vuole presentare un innovativo aspetto del PSR Marche 2014/2020, non strettamente legato all'attività agricola, ma allargato alla manutenzione e alla tutela del territorio, in particolare offrendo un approfondimento sui nuovi bandi emessi a favore della viabilità rurale e della prevenzione dei dissesti idrogeologici", anticipa la vicepresidente Anna Casini, assessore all'Agricoltura. Il bando sulla "Viabilità rurale in area cratere sisma", mette a disposizione 18 milioni per il miglioramento e l'adeguamento della viabilità rurale a uso di una pluralità di aziende agricole e utenti (strade interpoderali, strade vicinali). Quello sugli Accordi agroambientali d'area rappresentano invece lo strumento tramite il quale i gestori delle aree protette, i Comuni, il Consorzio di bonifica, gli organismi per la gestione associata dei beni agro-silvo-pastorali e le Comunanze agrarie, insieme ad associazioni di agricoltori possono realizzare interventi per prevenire il dissesto idrogeologico e contenere i fenomeni erosivi, tutelando la sostanza organica. segue

(CIS) - Perugia/Marsciano mar. - Si terrà mercoledì 13 marzo alle 9,30 presso la sala DigiPASS di Masciano il prossimo incontro, dal titolo "Intelligenze artificiali: le donne contano?", delle iniziative organizzate in occasione del mese delle STEAM (Science, technology, engineering, art and mathematics) e coordinate dalla Consigliera regionale di parità, Monica Paparelli, dai DigiPASS regionali, dalla Rete regionale Animatori Digitali dell'Umbria e da Rosa Digitale, movimento nazionale che intende far riflettere sui pericoli legati al digital gender divide. Si tratterà di momento di riflessione, con studenti e studentesse, sul tema del gap di genere nelle professioni IT. Interverranno l'Assessore regionale all'innovazione Antonio Bartolini; la Consigliera regionale di parità Monica Paparelli, che spiegherà il perché della necessità di orientare le ragazze allo studio delle materie scientifiche STEAM; il progetto DigiPASS regionale Andrea Castellani, che spiegherà il nesso tra algoritmi, dati e intelligenze artificiali; l'esperta informatica Rete Animatori Digitali Umbria Sonia Montegiove. L'evento sarà trasmesso in streaming al fine di consentire ad altre persone presenti negli altri DigiPASS regionali o nelle scuole di poter seguire a distanza il dibattito.  segue

(CIS) - Perugia feb. - I dati del Tribunale Ecclesistico. Al 31 dicembre scorso risultavano pendenti 78 cause e nessuna richiesta di dispensa super rato, di cui 8 prossime alla sentenza, 12 in fase dibattimentale, 30 giacenti presso i periti, 27 in fase di istruttoria e una sospesa. Tra i principali capi di nullità quelli per "incapacità ex can 1095 n. 2" (59 casi) e per "incapacità ex can 1095 n. 2 e n. 3 (58 casi). La maggior parte delle cause concluse nel 2018 sono durate da sei a un anno (73 casi), da un anno a un anno e mezzo (34 casi) e quattro meno di sei mesi. «Tempi di durata brevi - ha commentato padre Pawlik,- il cui merito va anche all'attività dei "patroni" sia "stabili" (avvocati messi a disposizione gratuitamente dal Teiu) sia "esterni" (scelti dalle parti tra gli avvocati ecclesiastici con onorari da un minimo di euro 1.575,00 a un massimo di euro 2.992,00). I patroni stabili sono stati scelti per 84 delle cause introdotte nel 2018, mentre appena 9 hanno riguardato i patroni esterni e una con patrocinio ex officio. Questi dati, ha rilevato padre Pawlik, «confermano la gravità della crisi economica che continua a gravare sulle persone, molte delle quali non avrebbero avuto la possibilità di ricorrere agli avvocati ecclesiastici (esterni) e senza l'assistenza del patrono stabile non avrebbero potuto conoscere la verità sul loro matrimonio». Altri dati significativi sono la presenza di figli nelle 111 cause concluse nel 2018, riguardanti ben 64 casi, le fasce di età delle parti "attrice" e "convenuta" (per entrambe quella centrale, dai 41 ai 50 anni, è la maggiore rispettivamente con 49 e 46 casi) e le professioni delle parti (al primo posto gli impiegati e a seguire gli operai, i liberi professionisti, i commercianti e artigiani, gli insegnanti e i non occupati). Le cause completate nel 2018 provengono dalle otto Diocesi umbre: Perugia, 42 cause; Terni 12; Spoleto 13; Assisi 14; Città di Castello 7; Orvieto 8; Gubbio 5; Foligno 10. fonte com

(CIS) – Perugia feb. - Si terrà a Perugia martedì 26 febbraio (ore 10.30), nella sala del Dottorato delle Logge della cattedrale di San Lorenzo, l'inaugurazione dell'Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro (Teiu). Interverranno il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e moderatore del Teiu, mons. Giuseppe Bonfrate, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, che terrà la prolusione sull'esortazione apostolica Amoris Leatitia, e padre Cristoforo Pawlik, vicario giudiziale del Teiu, che relazionerà sull'attività 2018. "Il tema della prolusione affidata a mons. Bonfrate – ha annunciato padre Pawlik – è di grande interesse e attualità per quanti operano nei Tribunali ecclesiastici. Nell'intera esortazione apostolica papa Francesco ha cercato di descrivere l'amore umano nell'ambito matrimoniale con tutte le sfumature, positive e negative, con la franchezza e la chiarezza che contraddistinguono la sua personalità. Nell'Amoris Leatitia il Papa ci ricorda di essere "chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle". "Purtroppo – ha aggiunto il vicario giudiziale del Teiu – non sono poche le persone che si accostano al matrimonio con una visione di idealismo surreale e fiabesca, non corrispondente alla realtà, scontrandosi con la vita concreta, vissuta e matura nel momento in cui comprendono che è completamente diverso da ciò che immaginavano. Questo le aiuta a crescere, capire e valorizzare il vero amore". segue

(CIS) - Verona, feb. -Sulle strade italiane circolano 480.000 autocarri, 173.000 tir e oltre 99.000 bus e pullman (Dati: ACI) e l'autotrasporto è spesso guardato con preoccupazione rispetto alla sicurezza sulla strada. Ma i dati ad oggi disponibili relativi agli incidenti raccontano un'altra storia: negli stati membri dell'UE, infatti, il numero di morti in incidenti che coinvolgono veicoli commerciali di oltre 3,5 t è sceso da 7.233 nel 206 a 3.848 nel 2015, ossia del 47%. Nello stesso periodo in Italia il calo è stato del 78% (dati: DEKRA, Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2018). Di questo e della tecnologia sempr epiu' massiccia che entra nei mezzi da trasporto, si parlaera' al Traspotec 2019 di Verona. Tecnologia evoluta e infrastrutture intelligenti, quindi, senza dimenticare il fattore umano: sono questi i tre pilastri della destinati a rendere sempre più affidabili e sicure le nostre strade. A Transpotec Logitec (21-24 febbraio), manifestazione di riferimento per il mercato italiano dell'autotrasporto e della logistica organizzata da Fiera Milano da oggi al 24 febbraio a Verona, la sicurezza è infatti una delle sfide del settore, in prima linea per sensibilizzare opinione pubblica e tutti gli interlocutori sull'importanza di impegnarsi al massimo per raggiungere standard sempre più alti. Questo quanto si legge in una nota stampa che evidenzia come il settore dell'autotrasporto rappresenti un'avanguardia rispetto alla sicurezza sulla strada: i veicoli commerciali sono stati i primi ad adottare sistemi di assistenza alla guida, tecnologie che rappresentano un importante deterrente contro gli incidenti stradali. Rispetto ai mezzi che ne sono sprovvisti, infatti, i veicoli dotati di queste soluzioni di sicurezza sono coinvolti per il 34% in meno in incidenti.  segue

(CIS) – Perugia feb. - La corretta applicazione del Regolamento europeo 679 del 2016, noto anche come nuovo "regolamento privacy", richiede un processo di innovazione e di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Il cambiamento organizzativo della Pubblica Amministrazione è stato il filo conduttore della giornata formativa "Il GDPR e il D.Lgs 101/2018: La normativa sulla Privacy in Italia" organizzata oggi dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Due i relatori intervenuti a Villa Umbra: Roberto Mastrofini, avvocato, presidente della Fondazione Logos PA, formatore esperto in organizzazione e gestione della PA, e Cristina Pieretti, esperta in modelli organizzativi, formatore, progettista sistemista e valutatore dei sistemi di Gestione qualità, Sicurezza, Ambiente, Responsabilità sociale e D.Lgs 231/01. "Da maggio scorso è in vigore il nuovo GDPR, il Regolamento generale sulla protezione dei dati – ha sottolineato l'avvocato Mastrofini – Il Regolamento europeo sulla tutela e sul trattamento dei dati impone nuovi adempimenti e, soprattutto, cambia l'approccio al tema della riservatezza dei dati. Il GDPR è correlato ad un nuovo modello organizzativo volto a prevenire problemi sulla tutela del trattamento dei dati. L'Ente pubblico deve dunque adottare misure organizzative e tecnologiche adeguate allo scopo, senza entrare in conflitto con trasparenza ed accessibilità agli atti della Pubblica Amministrazione, e deve pianificare il trattamento dei dati in modo integrato con altri processi organizzativi".  segue

(CIS) – Perugia feb.- - "Abbiamo aderito con molta convinzione al progetto di Giustizia condivisa, garantendo anche un nostro contributo finanziario di 40.000 euro, perché rappresenta un modo innovativo ed efficace da un lato per snellire e dunque sostenere l'attività del Tribunale civile e dei giudici e dall'altro per venire incontro alle esigenze dei cittadini". L'assessore regionale Antonio Bartolini commenta così la presentazione del progetto "Giustizia condivisa: la mediazione demandata dal giudice nel Tribunale di Perugia. Un progetto per la deflazione del contenzioso e la diffusione di prassi ad elevato impatto sociale" che è avvenuta oggi pomeriggio, giovedì 14 febbraio, nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, a Perugia, con il Laboratorio Un Altro Modo. Il progetto, già sperimentato in Toscana, nasce dall'accordo tra il Tribunale di Perugia, la Regione Umbria, la Camera di Commercio di Perugia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il Dipartimento di Giurisprudenza e l'Università degli Studi di Perugiaed il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università degli Studi di Firenze, con il Laboratorio Un Altro Modo ed ha per oggetto la promozione dell'attività di supporto ai giudici del Tribunale Civile di Perugia e la implementazione di procedure di risoluzione delle liti attraverso provvedimenti giudiziali di invio delle parti in mediazione. In questo quadro è prevista l'istituzione da parte del Presidente del Tribunale di Perugia degli Uffici per il Processo presso le Sezioni prima, seconda e terza dello stesso Tribunale. Il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Perugia invece - e' detto in una nota - ha pubblicato un bando per l'assegnazione di 4/7 borse annuali (dell'importo di 12.000 euro ciascuna) a favore di laureati della Scuola di Giurisprudenza di Perugia in possesso di specifici requisiti e competenze. I borsisti vincitori saranno contrattualizzati nel rispetto della vigente disciplina universitaria. segue

Il Presidente del Tribunale di Perugia organizzerà gli uffici per il processo prevedendo un raccordo tra l'attività degli stagisti assegnati ai singoli giudici e i borsisti esperti di mediazione che condurranno un'attività di studio e analisi di utilità anche per i giudici che andranno ad affiancare. Il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università degli Studi di Firenze, con il Laboratorio Un Altro Modo, provvede alla formazione dei borsisti selezionati, all'avvio delle attività, al coordinamento delle stesse, alla redazione di un report che illustri i numeri delle pendenze presso il Tribunale e al monitoraggio degli esiti del progetto. In particolare, per l'espletamento di tale attività i borsisti: selezionano i fascicoli delle cause oggetto di supporto specialistico; studiano i singoli fascicoli, analizzano e valutano la mediabilità del contenzioso pendente e di quello sopravveniente presentando ai giudici motivate proposte di mediabilità; elaborano per ogni fascicolo di causa una scheda del processo contenente anche gli elementi utili ai fini di una valutazione sulla mediabilità; redigono una bozza del provvedimento di invio in mediazione che sottopongono ai giudici e collaborano all'inserimento nel sistema informatico dei dati relativi a ciascuna causa oggetto di studio. I dati raccolti (statistici e più in generale in ordine alla casistica analizzata) saranno sottoposti a tutti gli Enti partecipanti. "Il Progetto – hanno spiegato gli organizzatori, come riporta la nota  – ha tra i suoi obiettivi di rendere il cittadino e l'impresa fruitori di un servizio giustizia di qualità, ovvero più attento ai reali bisogni e in tempi brevi, a costi contenuti e con soluzioni idonee a soddisfare gli interessi delle parti in lite. Vuole anche ridurre sensibilmente il contenzioso giudiziario e i tempi di definizione del contenzioso, sollecitando l'impegno responsabile dei cittadini e delle imprese, nonché quello professionalmente qualificato dei loro avvocati, nel tentare la gestione negoziale della controversia anche con l'assistenza del mediatore terzo neutrale rispetto alle parti in lite. Ma l'attuazione del Progetto consentirà il perseguimento di altri ambiziosi risultati quali la diffusione della cultura della mediazione come collante sociale, non solo per la riattivazione di una comunicazione interrotta fra le parti del conflitto, ma anche per la generale condivisione dei valori dell'autonomia, della consapevolezza e della responsabilità nonché l'avvicinamento del cittadino alla Giustizia, perché finalmente partecipe delle modalità di risoluzione del conflitto e fiducioso dell'adeguatezza di tale Servizio rispetto alle sue esigenze". fonte com

(CIS) – Perugia feb. – Per il giornalismo italiano, ma anche internazionale, e' necessario avviare una profonda fase di riflessione; si deve tener conto di cosa accade per le incertezze che si vedono cercando di comprendere quale sara' il futuro. Ormai ci si è rovesciata addosso un'altra realtà che, su più fronti, specie nell'ultimo decennio, è diventata rivoluzionaria. "Si tratta di capire in che modo noi, che facciamo il mestiere del "raccontare", saremo in grado di muoverci, pur travolti da una valanga di modernità, non tutte, specialmente sul fronte economico, positive. Urge impegnarsi, con le migliori risorse (individuali e collettive) per armonizzare le irrinunciabili esigenze di un giornalismo serio e credibile, e i più variegati modi di essere di una democrazia che spesso viene onorata a parole, ma non dai fatti concreti." Lo ha sottolineato Gianfranco Ricci Consigliere Nazionale dell'Ordine. "E' proprio su alcune di queste molto ampie tematiche che ho avuto la fortuna di dialogare con Padre Francesco Occhetta, redattore di Civiltà cattolica, teologo, assistente dell'Unione stampa cattolica italiana. Uno studioso di rilevanti profondità di pensiero che da anni cerca di analizzare gli sfaccettati fenomeni di un mestiere - il nostro - che talora sembra un naufrago immerso nella tempesta di novità tecnologiche , finanziarie, politiche, sociali e, in sintesi, professionali." L'occasione, Gianfranco Ricci presidente della commissione giuridica del consiglio Nazionale, l'ha avuta al centro Mater Gratiae di Montemorcino in un convegno "Democrazia e informazione, l'opinione pubblica politica al tempo della rete e dei social", che ha visto appunto il teologo, giornalista e redattore di Civilta' Cattolica Francesco Occhetta dibattere nella gremita "Aula Pagani'' di Montemorcino ( Perugia). " Il graditissimo invito a partecipare me l'hanno rivolto i dirigenti Ucsi dell'Umbria (Rita Valli e Mimmo Piano) e l'Ufficio Diocesano per le Comunicazioni sociali di Perugia, che hanno promosso l'iniziativa, d'intesa con l'Ordine dei giornalisti umbri. Ha coordinato gli interventi Vania De Luca, giornalista della Rai, presidente Ucsi.    segue

(CIS) – Perugia feb. - Lorena Antoniazzi aggiunge Cannes alla sua mappa di experiential boutique design monomarca. Il brand umbro che privilegia i luoghi del leisure internazionale fa seguire all'apertura di Ibiza dello scorso anno, una nuova apertura nel cuore della riviera francese. La nuova boutique, che ha già inaugurato le sue vetrine, lo scorso gennaio, proporrà il suo stile casual chic ai frequentatori della Cote d'Azure. Lo spazio di vendita si estende su una superficie di circa 100 mq ed è posizionata all'altezza del numero 23, Rue des États-Unis a pochi metri dalla Croisette, una delle strade-meta, più visitate dal pubblico internazionale (vedi foto) . All'estero, oltre Cannes il brand - e' detto in una nota - ha consolidato la sua presenza e il suo appeal in un'altra delle piazze più fervide e internazionali, con l'apertura di uno spazio espositivo di circa 70mq anche nella cosmopolita Mosca. La piccola boutique si affaccia sulla via principale dello shopping moscovita, Smolensky Passage e rafforza la presenza delle sue collezioni, presso una clientela già affezionata al brand. Lo spazio riprende il concept delle boutique Lorena Antoniazzi e accoglie il suo pubblico in una calda atmosfera "at home" fatta di dettagli sofisticati e understatement. Tutto l'arredo- spiega una nota -  è realizzato con materiali naturali, il corten ed il legno che ben convivono con la materia prima del cachemire. Le linee e i colori degli arredi sono essenziali e basici e sono studiati sono in totale osmosi con i codici di pulizia e rigore del brand. Sui mercati asiatici – come il Giappone e la Corea - le strategie di sviluppo retail di Lorena Antoniazzi, si concentrato invece su una rete distributiva che privilegia l'apertura e la gestione di pop up store, nei luoghi di maggiore immagine e visibilità e nei periodi più sensibili legata alla stagionalità delle linee di riferimento.  segue

(CIS) – Perugia gen.- C'e' chi spera tra i soci di Sase e anche in ambienti economici, che il progetto "Accademia internazionale del volo" proposto alla societa' di gestione e al comune capoluogo da Mondovolo Lmd (societa' nata in inghilterra lo scorso anno) portera' quell'incremento in PIl (pari al 2,5%) di cui beneficiera' tutto il territorio e conseguentemente anche lo scalo internazionale San Francesco. Con l'"Accademia" arriveranno allievi da varie regioni d'Italia e dall'estero per formarsi, come logica e', nel mondo aeroportuale. Il progetto vede cifre importanti (circa 70 milioni di investimento in infrastrutture/aule/simulatori/docenze) in piu' anni. Il progetto potrebbe andare in porto a breve con tanto di firme e di documentazione da presentare ad Enac che, con i suoi tempi, dovra' poi legittimare la nascita in questo sito aeroportuale della "scuola di formazione"dove operano gia' Vigili del fuoco, polizia, Gdf, Dogana, la stessa Enac e Enav i piu' noti controllori di volo. La pista dello scalo umbro e' lunga 2400 mt. e non sono tanti gli scali di media grandezza ad averla operativa; Firenze, tanto per fare un esempio, deve prolungare la sua pista con investimenti necessari nel 2019, progetto che ha dato anche segnali di divisione tra le forze politiche. Lo scalo umbro, infrastruttura determinante come lo sono strade e ferrovie,  per "decollare" ha necessita' di fondi certo, per garantire nel tempo, voli per localita' in Italia e all'estero. L'aerostazione ha soltanto necessita di un adeguamento per la mobilita' interna dei passeggeri. segue

<< Inizio < Prec. 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Succ. > Fine >>
Pagina 23 di 39

camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information