City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Il parere di

(CIS) – Perugia apr. – "La formazione e qualificazione degli addetti impegnati nella ricostruzione post terremoto, promossa dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è una risposta fondamentale rispetto alla complessità delle norme sia edilizie, sia conseguenti agli eccezionali eventi sismici del 2016". E' quanto ha sottolineato Alfiero Moretti, Coordinatore Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria, che ha aperto stamani, a Villa Umbra, il seminario "Semplificazioni dei titoli abilitativi edilizi con particolare riferimento alla ricostruzione post-sisma 2016". "Una complessità normativa – ha proeguito Moretti - con cui gli uffici pubblici e i professionisti privati sono chiamati a misurarsi quotidianamente. Particolare attenzione, oggi, è stata posta ai titoli abilitativi per la ricostruzione. Si spazia dalla semplificazione di alcune procedure per quanto riguarda i danni lievi a procedure più complesse come il rilascio dei permessi a ricostruire per gli interventi di demolizione e ricostruzione oppure di ristrutturazione edilizia pesante. Soltanto investendo sulle competenze dei soggetti pubblici e dei professionisti privati chiamati ad intervenire nella fase di ricostruzione post terremoto – ha concluso - si riuscirà a dare una risposta positiva alle attese della comunità". L'evento formativo, organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, diretta da Alberto Naticchioni, ha registrato oltre cento partecipanti, provenienti sia dalle aree terremotate umbre sia dalle zone colpite nel centro Italia, in particolare Marche ed Abruzzo. segue

(CIS) – Assisi apr. - La medicina riabilitativa è una disciplina che ha lo scopo di recuperare o prevenire il declino funzionale di persone con patologie complesse in modo da promuovere una vita quanto più possibile autonoma. Ne consegue che, mentre in molti campi della ricerca si misura un singolo intervento o un unico parametro, nella riabilitazione - dove si applicano interventi multidisciplinari spesso individualizzati - anche la ricerca presenta delle peculiarità che la differenziano dalle altre discipline mediche. Le aree di ricerca del nuovo Centro "InVita" dell'Istituto Serafico di Assisi sono quindi molteplici e toccano settori multidisciplinari come quelli delle patologie in ambito neurologico, dei disturbi in ambito psichiatrico e del neurosviluppo, di genetica medica, dell'area delle patologie urologiche e internistiche ed infine nel settore tecnologico. Il team di "InVita" è composto da tanti professionisti che si occupano di differenti specialità, ma che sono accomunati da un unico obiettivo: migliorare le capacità diagnostiche, i percorsi riabilitativi, le prestazioni, ma soprattutto individuare strumenti che possano condurre la persona con disabilità a raggiungere il miglior livello di vita possibile non solo sul piano fisico, ma anche emozionale e relazionale. "L'attenzione alla Persona con fragilità che richiama l'etica del 'prendersi cura' per garantire una vita piena e dignitosa in tutti i suoi aspetti è il desiderio e la leva che muove la volontà del nostro intero team di ricerca. Per noi – ha dichiarato Sandro Elisei, Direttore Sanitario dell'Istituto Serafico di Assisie - coordinatore scientifico del Centro di Ricerca - i nostri ragazzi non sono pazienti, ma persone che entrano nei percorsi di ricerca con tutto il bagaglio di storia personale, con la loro soggettività fisica e psicologica. L'apertura del nuovo centro InVita è sicuramente un'occasione unica per integrare gli aspetti clinici, le problematiche e i bisogni dei nostri ragazzi con le recenti acquisizioni delle neuroscienze e della plasticità cerebrale, ma anche e soprattutto con il bagaglio di umanità, cioè tutti gli strumenti indispensabili al nostro lavoro quotidiano". In particolare, i temi di ricerca già attivati sono: nell'ambito neurologico, da luglio 2017 al Serafico un team di specialisti svolge attività di ricerca clinica sulla valutazionemultidimensionale di soggetti con patologie del sistema nervoso. Il primo studio realizzatoriguarda gli effetti della musica sulle crisi di soggetti con epilessia farmacoresistente. I risultati, presentati alla "6th Cambridge International Conference on Mental Health 2017" di Cambridge, sono stati sorprendenti: poche note della sonata K 448 di Mozart, ascoltate ogni giorno per sei mesi, riducono di quasi il 21% la frequenza delle crisi. Il nuovo Centro di Ricerca porterà avanti un secondo livello di indagine che contempla, nella metodologia, l'integrazione di esami strumentali quali la risonanza magnetica cerebrale ed EEG Holter). Nell'ambito delle patologie del neurosviluppo, da ottobre è stato attivato un team di specialisti per un'attività di ricerca clinica centrata sulle strategie di gestione dei disturbi in neuropsichiatrici e del neurosviluppo. A breve, sarà attivato uno specifico tema di ricerca sulla gestione dei disturbi dello spettro autistico attraverso un intervento che si avvale di Tecnologie Assistive. Si tratta di un sistema di realtà aumentata che permette all'utente, affiancato da operatori, di trasformare suoni e movimenti in input visivi offrendo un'esperienza di relazione e di integrazione senso-motoria. Un altro filone di ricerca riguarda la genetica medica rivolta a definire al meglio gli aspetti clinici correlati. E' stato presentato al Comitato Etico Regionale un progetto per uno studio pilota su "Genetica e disabilità intellettiva" che sarà svolto in collaborazione con l'SSD Neonatologia e Diagnostica Prenatale/CRR Genetica Medica dell'Azienda Ospedaliera di Perugia. Da pochi giorni è attivo un tema di ricerca in ambito Urologico che riguarda l'incidenza delle disfunzioni neurovescicali. Quest'area di ricerca sarà seguita al Serafico da una specialista in urologia, dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Biomediche, Sezione di Uro - Oncologia, in relazione alla convenzione quadro che il Serafico ha stipulato con l'Università di Perugia. Sempre in relazione alla convenzione, a breve sarà attivata una ricerca nell'area della Psicologia Clinica: il Serafico metterà infatti a disposizione del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione un assegno di ricerca per una giovane ricercatrice nell'ambito della psicologia clinica e dinamica per utenti con disturbi nell'ambito del neurosviluppo. Nel settore tecnologico, è in programma un'innovativa ricerca per valutare e migliorare la postura di bambini con patologie neurologiche, svolta in collaborazione con l'Ospedale Bambino Gesù di Roma: il Serafico co-finanzierà il progetto che prevede la presenza, presso il nostro Centro, di uno specialista fisiatra e di un terapista della riabilitazione. fonte com

(CIS) - Macerata apr. - Il 2018 è l'anno europeo del Patrimonio culturale e tra gli eventi proposti dall'Italia (oltre 50) a Macerata oggi si è aperto il convegno "Patrimonio in Pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita". La chiusura dell'evento è prevista per domani a Camerino (Sala Conferenze dell'Università, alle nove). L'arte ferita dal sisma che ha interessato le Marche è la protagonista della due giorni. Una riflessione pubblica sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza del patrimonio culturale alla luce dell'esperienza del terremoto, con presentazione di strategie e di interventi messi in campo sia per il recupero dei beni che per la valorizzazione e le capacità attrattive del territorio. Presenti, tra gli altri, l'europarlamentare Silvia Costa, l'assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il segretario regionale del Mibac, Francesca Furst e il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato. "L'esperienza dolorosa del terremoto – ha detto Costa – è stata occasione di ripensamento del ruolo del patrimonio culturale, mettendone in luce la forza e il valore fondante per le comunità locali. L'anno europeo del patrimonio culturale fortemente voluto anche dal Governo italiano, contribuisce alla consapevolezza di come l'Europa ritrovi se stessa nel patrimonio culturale, per costruire ponti che da una condizione di dolore portino al riscatto". segue

(CIS) – Perugia apr. - - Cosa fa l'Europa? In che modo l'Europa riguarda le persone da vicino, le nostre vite e le nostre relazioni? Quali politiche e progetti può l'Europa elaborare e mettere in campo per il nostro futuro, che non è soltanto individuale, ma riguarda tutta la nostra generazione, quella che sarà chiamata a gestire e ribaltare situazioni e problemi che avrà ricevuto in eredità? Sono alcune delle domande che si sono posti gli studenti di 8 scuole superiori dell'Umbria che hanno partecipato al concorso "Investiamo nel vostro futuro", promosso dalla Regione Umbria per far conoscere e valorizzare alcuni degli interventi finanziati con il Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Un percorso per capire che dietro a sigle, loghi, acronimi e burocrazia ci sono le persone e le istituzioni e che il loro lavoro è sotto ai nostri occhi. Tutti i giorni, I giovani partecipanti al concorso si sono messi in gioco ed hanno elaborato otto video strutturati sotto forma di reportage giornalistici sugli interventi realizzati con finanziamenti europei.Al Concorso hanno partecipato 8 scuole dell'Umbria: Istituto Omnicomprensivo "Salvatorelli Moneta" Liceo Scientifico di Marsciano; Istituto Alberghiero "G. De Carolis" di Spoleto; Istituto Omnicomprensivo "G. Mazzini" di Magione; Licei Statali Linguistico, Musicale, economico-sociale, scienze umane "F. Angeloni" di Terni; Liceo Classico, linguistico, scientifico, scienze umane "Jacopone da Todi" di Todi; Liceo Scientifico "G. Alessi" di Perugia; IIS "Cavour Marconi Pascal" di Perugia; IIS "Ciuffelli - Einaudi" di Todi. segue

(CIS) – Perugia apr. - Il secondo fine settimana di aprile, nella comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, sarà caratterizzato da diversi importanti eventi culturali e sociali che vedono al centro i giovani, il mondo del lavoro e della solidarietà, l'università e i media. Il contributo della stampa cattolica c'e' al Festival internazionale del giornalismo. L'Ucsi Umbria (Unione cattolica stampa italiana) infatti segnala due appuntamenti nell'ambito del Festival internazionale del giornalismo (Perugia, 11-15 aprile): venerdì 13 (ore 16) e domenica 15 (ore 10), entrambi ospitati nella Sala "S. Francesco" del palazzo arcivescovile dedicati a temi molto attuali: Immigrazione: per una "comunicazione positiva"; Fake news e post-verità: LII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Oltre al vescovo ausiliare e delegato Ceu per le comunicazioni sociali, mons. Paolo Giulietti, interverranno qualificati esperti e operatori dei media. Domenica 15 (ore 11.30), in cattedrale, si terrà la messa per i giornalisti presieduta da padre Francesco Occhetta SJ, assistente Ucsi. Inoltre la Giornata nazionale dell'Università Cattolica Sacro Cuore, sempre domenica, verra' dedicata al tema: "Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia", che sarà vissuta con momenti di sensibilizzazione nelle parrocchie. segue

(CIS) – Perugia apr. - - L'aumento dell'utilizzo di Alcol, Fumo e Droga, anche a fronte di campagne massmediatiche specifiche, è il presupposto che sta alla base della decisione di intervenire in questo delicato ambito con un progetto specifico, "I love me", che è stato presentato questa mattina nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza dell'assessore regionale all'istruzione, Antonio Bartolini, della responsabile del Dipartimento di radioterapia oncologica dell'Azienda Ospedaliera di Perugia e componente del comitato scientifico dell'Associazione Aronc, Cynthia Aristei, del presidente della Federcalcio umbra Luigi Repace e di Giacomo Sintini. "Oggi sappiamo che alcol, fumo e droga sono dannosi per l'organismo, ma sempre più spesso manca una vera consapevolezza rispetto alle conseguenze di uso ed abuso – ha affermato Aristei-. In particolare nelle indagini DOXA 2016 e 2017, commissionate dall'Istituto Superiore di Sanità, è stato rilevato un aumento dei comportamenti a rischio (sia per la salute che devianza sociale) rispetto all'assunzione di Alcol, Fumo e Droga da parte di giovani. E contemporaneamente è molto significativo l'abbassamento della soglia di età per il primo accesso a tali sostanze, che ormai è ben presente anche a partire dalla scuola primaria". "In particolare abbiamo individuato nei giovani il target dei progetti che la Regione Umbria sta sostenendo, perché educare un ragazzo, per quanto difficile, può dare risultati molto più importanti rispetto al tentativo di sensibilizzare degli adulti - ha dichiarato l'assessore Bartolini -. " segue

(CIS) - Perugia apr. - «La croce è senza dubbio il culmine dell'amore di Dio». Lo scrive il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel suo articolo dal titolo "La croce sintesi di tutto", per Il Settimanale de «L'Osservatore Romano» in edicola da Venerdì Santo 30 marzo. «Ma c'è un verbo – prosegue il presule – che sintetizza meglio di altri questo amore infinito: consegnare. Il Padre consegna il figlio per amore. Il Figlio dà tutto sé stesso: si consegna agli apostoli; al sinedrio; fino a consegnarsi a chi lo inchioda sulla croce». La Trinità del Masaccio. «E tutto questo in un dolore atroce – evidenzia il cardinale –, razionalmente incomprensibile per gli uomini. Ma sulla croce non c'è solo il Figlio con tutto il suo amore umano e divino: c'è anche il Padre e lo Spirito santo. È l'immagine della Trinità raffigurata del Masaccio nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze: dove c'è il crocifisso, c'è anche il Padre che regge la croce con le stesse espressioni del Figlio. Il ricordo dell'affresco del Masaccio mi ha accompagnato negli ultimi giorni dove ho toccato con mano la sofferenza degli uomini in due occasioni».Le croci della Siria e dell'Iraq. «Presentando a Roma alcune opere di carità per la Siria – racconta Bassetti –, sono rimaste dentro di me, come degli aculei, le parole del cardinale Zenari, nunzio apostolico, rappresentante pontificio in quel paese martoriato dalla guerra: "La Siria è un inferno sulla terra", un luogo dove si sta compiendo una drammatica "strage degli innocenti". segue

(CIS) – Perugia mar. -" La nostra società – ha affermato Magris – ha un estremo bisogno della traduzione, eppure tende a svalutarla e a trascurarne il ruolo intellettuale. La traduzione è un'opera letteraria che può essere paragonata al rapporto di un direttore d'orchestra con il testo e questo lo sento molto perché ogni direttore d'orchestra è diverso da un altro: il Wagner di Furtwängler non è quello di Karaian e questo va tenuto conto, perché anche il tradurre è uno scrivere in proprio. John Dryden considerava la sua versione dell'Eneide il suo capolavoro. Vincenzo Monti appartiene alla storia della letteratura italiana molto di più per le sue traduzioni di Omero che non per l'opera originale». Per Magris «Non bisogna dimenticare che la traduzione, come ha scritto Schlegel in un suo bellissimo passo, è la prima forma di critica letteraria, tanto è vero che scopre subito i punti deboli di un testo, sia quando si traduce sia quando si viene tradotti e si discute con chi traduce. È molto difficile imbrogliare i traduttori».E delle problematiche della traduzione sia dal punto di vista empirico che teorico Magris ha rimarcato l'importanza della fedeltà del testo nei confronti dell'autore, della lingua e dello scrittore. segue

(CIS) – Assisi, mar. – L'assessore Eugenio Guarducci, l'architetto invento di molti degli eventi in Umbria e fuori dalla regione (Patron di Eurochocolate) con una lunga lettera inviata alla stampa, ha voluto spiegare le motivazioni della sua decisione di lasciare la carica di Assessore al comune di Assisi. "Molte delle ragioni per le quali ho lasciato il mio incarico, il Sindaco le conosce bene, gliele ho rappresentate già da diverse settimane tanto da richiederle serenamente una mia sostituzione subito dopo il voto del 4 Marzo che, come cercherò di spiegare qui sotto, ha poi influenzato non poco la mia decisione. Quindi – spiega nella lettera che pubblichiamo integralmente - ben prima della conclusione dell'evento Tra_Me, che nulla centra con questa vicenda come la stampa locale incolpevolmente racconta grazie alle confusionarie dichiarazioni di alcuni aspiranti statisti. Nulla che non si potesse superare attraverso una buona dose di reciproca capacità di ascolto. Poi, ovviamente, in questi casi è giusto che "il capo" continui a ragionare di testa sua laddove il collaboratore non sia riuscito a farsi intendere come avrebbe voluto. Lo stesso collaboratore, però, non è obbligato a dover svolgere il suo mandato, quando ritiene che il contesto non sia più favorevole alla sua azione, ma anzi incline a diventare, suo malgrado, sempre più facile bersaglio a danno di tutta l'Amministrazione. segue

Soprattutto quando si è di fronte a un'agenda di appuntamenti molto impegnativa, dettata dalla necessità di pianificare con snellezza tutte le azioni previste dal nuovo Piano Mktg (e non solo). Piano che impone un'azione costante, priva di tentennamenti. A proposito di capo, posso garantire a tutti i cittadini di Assisi che Stefania è una persona non solo capace e onesta, ma completamente dedita alla sua missione di amministratrice, come raramente ho visto fare da altri Sindaci. Con pregi (molti) che gli ho sempre apertamente riconosciuto e con alcuni difetti (pochi) che gli ho confidenzialmente sottolineato.Il 6 Luglio 2016 fui nominato Assessore tecnico assumendo le deleghe alla Cultura e Turismo della Città di Assisi in una giunta – continua l'architetto - espressione di una lista civica guidata dal Sindaco Stefania Proietti (che fino alla sua elezione non avevo mai incontrato), alla sua prima esperienza politico/amministrativa. Un "civismo" diverso. Oserei dire più ragionato e meno di pancia rispetto a quello rappresentato allora dal Movimento 5 Stelle, con un programma elettorale appoggiato dal Partito Democratico che tornava così al governo della città dopo circa 20 anni di amministrazioni di centro destra.Ma veniamo alle elezioni del 4 Marzo che sono state un vero e proprio terremoto politico. E' riduttivo pensare che il loro esito possa riguardare solo i livelli istituzionali nazionali e che, invece, non vada in profondità fino a toccare i sentimenti di moltissimi territori del nostro paese, non ultimo la nostra amata Umbria. Non si può pensare – ha continuato - che non sia successo nulla e che i cittadini abbiano la stessa percezione di prima nel guardare, giudicare e condizionare le conseguenti azioni di governo locale rispetto ad una vera e propria svolta epocale. Governi locali che, a mio avviso, devono dare urgenti segnali di aver compreso ciò che è successo il 4 Marzo: voglia di cambiamento. Cambiamento di uomini/donne? Rimpasti? Non solo. Parlerei di modalità di azione, di capacità di essere inclusivi, di mostrarsi più pronti a un dialogo, di essere meno autoreferenziali etc etc. Soprattutto in quei governi di centro sinistra che godevano della fiducia di un corpo elettorale che oggi si è spostato in altre direzioni. Pur essendo un tecnico - indipendente da qualsiasi Partito che sostiene la maggioranza -ho avvertito il bisogno di misurarmi con questi cambiamenti, evitando il rischio di arroccamento su posizioni anacronistiche da seconda Repubblica. Io non voglio appartenere alla generazione di amministratori pubblici locali che fanno finta che il 4 Marzo non sia successo nulla e che saranno ricordati per incapacità di lettura critica. 1/3 degli elettori italiani ha votato per il M5S. Io me ne sono accorto. Tra di loro moltissimi che provengono da culture di governo afferenti al centro sinistra. Gente anche moderata, riformista quindi: non solo populisti come erroneamente si tende a sintetizzare. Beninteso: io non sono tra questi, ma la tentazione l'ho seriamente avuta nei momenti di sconforto pre-elettorali. E, comunque, li rispetto. Sul carro dei perdenti ci sono salito quindi, per la prima volta, il 4 Marzo, dando fiducia, attraverso il voto, a una coalizione per la quale comunque avevo amichevolmente e riservatamente espresso tutte le mie perplessità nella scelta delle candidature locali targate PD. E Giacomo lo sa. Mi sarei però aspettato che, dopo il voto, qualche operazione di "revisione del tagliando" fosse ritenuta necessaria e - ripeto - urgente. Perché, anche la velocità, di questi tempi è un valore importante. Invece nulla. Allora ho pensato: visto che con il Sindaco non riuscivo più ad avere una piena visione in comune, ma continuava a non cacciarmi, perché non approfittarne? Come? Lasciando il mio posto e invitando Stefania a utilizzarlo al meglio per rispondere a nuove istanze di cambiamento e a prove di dialogo che vengono prepotentemente candidate dall'esito del voto. Vado oltre, sapendo già che non avrò successo e suggerendo di far occupare questo posto da un esponente tecnico e/o politico espresso in ambito locale dal M5S. Caro Sindaco mettili alla prova. Verifica la loro disponibilità a sporcarsi le mani, come loro stanno chiedendo a Roma ad altri di fare. Assisi è città del dialogo: questa disponibilità credo possa essere veramente calzante e magari contagiosa, soprattutto se offerta da un laboratorio politico-amministrativo particolare come quello nato in questa importante Città. Dei 1.500.000 euro a disposizione del Piano Mktg 2018 io ne ho spesi solo 40.000. Quindi c'è benzina sufficiente anche per fare i fenomeni e dimostrare, magari, di essere infallibili, mettendo in campo le possibili varianti del Piano Mktg che - il 27 Ottobre 2017 - il Consigliere Comunale M5S aveva apertamente applaudito in fase di partecipazione. Grazie Assisi per la bella esperienza! Eugenio Guarducci da fonte com

(CIS) – Perugia mar. - – "La Regione Umbria è fortemente impegnata a mettere in campo azioni per prevenire e combattere il fenomeno della violenza sulle donne, una vera epidemia sociale che ha fatto sentire i suoi effetti anche nella nostra regione dove sono stati consumati delitti efferati e drammatici": lo ha detto stamani a Perugia la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della presentazione del "Progetto Mimosa, la Campagna di sostegno e prevenzione contro la violenza sulle donne" nata a Napoli tre anni fa grazie a un'idea dell'associazione "Farmaciste In...sieme". Il progetto che coinvolgerà anche tutte le farmacie umbre, è stato presentato nella sede della Giunta regionale, alla presenza della presidente Marini, dalla presidente di "Farmaciste In...sieme", Angela Margiotta, la presidente di Sunifar e Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci, la referente regionale del progetto, nonché vicepresidente di Ferderfarma Terni, Maria Cristina Bonanni. Dopo aver ricordato che la Regione ha firmato un Protocollo d'intesa per creare una fitta rete antiviolenza, la presidente Marini ha ringraziato "Federfarma Umbria, tutti i farmacisti e le farmaciste che operano in Umbria, per aver portato nella nostra regione questo progetto". "Il tema della violenza sulle donne – ha aggiunto - richiede un'azione coordinata non solo tra le istituzioni ed è di grande utilità creare tanti presidi per mettere al riparo le donne e i bambini. Ogni anno - ha evidenziato la presidente - il numero delle donne che subiscono violenza è più elevato delle vittime coinvolte in fatti legati alla criminalità organizzata. Un motivo in più per agire anche sul fronte della prevenzione. Il Progetto Mimosa quindi, rappresenta un'iniziativa di grande coraggio, sicuramente molto utile e che rinnova la funzione sociale delle farmacie stesse, visto che la farmacista e il farmacista sono figure professionali alle quali i cittadini si rivolgono con fiducia".  segue

Proprio in farmacia grazie al Progetto Mimosa – hanno spiegato gli organizzatori – potrà ricevere informazioni utili chi ha timore di rivolgersi altrove, almeno inizialmente. Federfarma Umbria ha sposato questa iniziativa, consapevole dell'importanza che la farmacia riveste nell'ambito dei servizi al cittadino e della salute. Chiedere aiuto quando si è vittime di violenza, psicologica o fisica – è stato evidenziato - non è semplice, ma la nascita di iniziative e soprattutto poter contare su luoghi di fiducia dove si può essere ascoltati, come appunto la farmacia, può aiutare le vittime ad intraprendere la strada per uscire dal tunnel. "In farmacia non si entra dietro appuntamento – ha detto la presidente di "Farmaciste In...sieme", Angela Margiotta - quindi l'approccio è più facile e immediato anche perché siamo presenti in modo capillare in tutte le città. Quando è partito il progetto a Napoli, ci siamo resi conto che in pochi giorni erano finite tutte le brochure messe a disposizione e subito dopo incominciavano ad arrivare molte telefonate che testimoniavano la bontà dell'iniziativa". Annunciando che il progetto nelle farmacie umbre partirà da domani, la presidente di Sunifar e Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci, ha sottolineato che "le azioni di contrasto al fenomeno non devono dividere tra uomini e donne, ma al contrario, essere portate avanti con l'aiuto degli uomini che, in molti casi, dimostrano grande sensibilità verso il problema". "L'auspicio è che il messaggio che vogliamo lanciare alle donne – ha detto la dottoressa Bonanni – possa arrivare ovunque attraverso i nostri presidi, per poter permettere a tutte le persone coinvolte di superare presto questo grave problema". Le farmacie umbre aderiranno al Progetto Mimosa esponendo sui banconi locandine e brochure con i riferimenti dei principali centri di ascolto accreditati sul territorio a cui le donne possono rivolgersi. Inoltre, si potrà chiedere supporto al personale interno della farmacia che, debitamente formato, saprà dare le spiegazioni giuste. fonte com

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