City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Il parere di

(CIS) – Perugia ott. - "La messe è molta" (dal Vangelo di Luca10, 1-20) è il tema dell'imminente 91a Giornata Mondiale Missionaria, che la Chiesa celebra il 22 ottobre, da sempre molto sentita nella comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve le cui parrocchie si preparano a questo appuntamento di carità e condivisione con diverse iniziative di sensibilizzazione e raccolte offerte durante l'"Ottobre missionario". Non è un caso che la Chiesa perugina abbia messo a disposizione dell'equipe dell'Ufficio diocesano missionario, diretto dal giovane sacerdote don Giovanni Marconi, la centralissima cappella della Madonna del Riscatto (sec. XV), detta del Collandone, situata in corso Vannucci di Perugia, dove tutti i martedì, da una decina di anni, si tiene l'adorazione eucaristica missionaria. E' un segno anche visibile - spiega una nota - della "riscoperta" della vocazione missionaria della comunità cristiana locale e un richiamo alla città verso i popoli della terra più bisognosi di aiuto e di non sentirsi abbandonati in un'epoca in cui dilaga l'individualismo tra gli Stati e nelle comunità. A Perugia, da lunedì 16 ottobre (ore 16.30), presso la cappella del Collandone, avrà inizio l'"Ottobre missionario" con la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote nigeriano don Stephen Okworchinedu, assistente spirituale delle famiglie anglofone del continente africano presenti in diocesi. segue

(CIS) - Perugia  set. - Una lunga ricostruzione dei tempi e delle modalita' d'intervento. Nella successiva riunione di Cabina dell'8 giugno si è convenuto, altresì, che gli interventi riguarderanno sia le scuole sia altre strutture pubbliche che sebbene non oggetto della ricostruzione risultano comunque indispensabili per assicurare la ripresa dello sviluppo socio-economico dei territori colpiti dagli eventi sismici, nonché il potenziamento dei presidi di emergenza. Il 21 giugno si è tenuta la riunione di insediamento del Comitato dei Garanti. Il Comitato dei Garanti - e' detto in una nota - in data 12 luglio, con una rigorosa iniziativa senza precedenti, ha fissato, con Regolamento, i seguenti criteri e modalità per l'organizzazione e lo svolgimento delle proprie attività previa verifica della sussistenza: del presupposto della ubicazione dell'intervento da realizzarsi, quantomeno nella sua parte preponderante ove l'opera interessi più Comuni, nell'ambito del territorio di taluno dei Comuni elencati negli allegati 1, 2 e 2bis, salva la derogabilità, ai sensi del comma 2, dell'art, 1 del DL 189/2016, ove venga dimostrato dal Commissario Straordinario, il nesso causale tra gli eventi sismici e l'immobile distrutto o danneggiato, oggetto di proposta progettuale, "comprovato da apposita perizia asseverata"; della completa copertura finanziaria, ai sensi dell'art. 6, comma 6 del citato Protocollo d'Intesa; informa le proprie scelte, in particolare: ai messaggi promozionali comuni (claim); alle eventuali specifiche finalizzazioni assegnate da donatori individuati; alla presentazione, all'atto della valutazione definitiva ai fini dell'osservanza del principio di efficacia, dei tempi stimati di realizzazione dell'opera; di regola, ad ipotesi di ragionevole continuità nel tempo dei benefici che le popolazioni colpite dalle calamità potranno trarre dalla realizzazione del singolo progetto finanziato, con particolare riferimento alla natura giuridica dei soggetti che, in seguito, gestiranno l'iniziativa ed alla loro durata nel tempo; alla presenza di un nesso causale tra il danno da evento sismico e le opere eventualmente da ricostruire o restaurare ovvero alla valutazione dell'apporto, in termini di miglioramento della qualità della vita in favore della popolazione del territorio colpito dal sisma. segue

Più in generale, informa le proprie scelte a criteri di prudenza nella stima degli eventuali valori aggiuntivi di progetti e di iniziative di rilancio e sviluppo in favore dei territori colpiti dall'evento calamitoso, basando le relative determinazioni su solidi elementi di valutazione da fornire, in origine, dalle Regioni proponenti, anche con riferimento all'utile amministrazione dell'opera realizzata nel tempo. Per l'efficace espletamento dei propri compiti, il Comitato si avvale (tra l'altro) di flussi informativi forniti dal Commissario straordinario per la ricostruzione nelle fasi propositive: circa l'individuazione dei progetti sottoposti all' approvazione del Comitato segnalando le parti che ricadono o non ricadono nei territori indicati negli allegati 1 (Sisma del 24 agosto 2016), 2 (Sisma del 26 e 30 ottobre 2016 ) e 2bis (Sisma del 18 gennaio 2017), all'art.1 (Ambito di applicazione) del D.L.; con riguardo alla completezza delle proposte progettuali, in particolare sui dettagli inerenti: il nesso causale tra eventi sismici ed opera da ricostruire o restaurare; ovvero il valore aggiuntivo dell'intervento, qualora trattasi di opera "senza nesso", in quanto nuova ma in grado di apportare un oggettivo miglioramento al territorio colpito dal sisma ed alla qualità della vita delle popolazioni ivi residenti; l'ubicazione del bene, specificando se lo stesso, se di carattere estensivo, insiste, quantomeno nella parte principale, in uno dei Comuni indicati dalle disposizioni normative del D.L.; ulteriori elementi quali, ad esempio, la documentazione delle fonti di copertura, nel caso di finanziatore concorrente, i soggetti attuatori, i beneficiari ed i gestori delle opere proposte; il cronoprogramma relativo ai tempi di realizzazione, per ogni progetto, dalla data di approvazione dello stesso; l'idoneità del progetto a produrre concreti e positivi effetti nel futuro, compreso il mantenimento in uso dei beni. Il 17 luglio, si è tenuta la riunione del Comitato dei Garanti per l'esame dei progetti presentati dalle 4 Regioni, alla presenza di una rappresentanza dei donatori. Il Rappresentante della Struttura Commissariale ha illustrato la nuova formulazione progettuale che si basa sui criteri già emersi nella riunione del 21 giugno e formalizzati nel Regolamento, il quale stabilisce che il Comitato medesimo, previa verifica della sussistenza, uniforma le proprie scelte, in particolare, "alla presenza del nesso causale tra il danno da evento sismico e le opere eventualmente da ricostruire o restaurare, ovvero alla valutazione dell'apporto, in termini di miglioramento della qualità della vita, in favore della popolazione del territorio colpito dal sisma". Il Rappresentante ha proseguito specificando che, tutti i danni provocati dal sisma, inquadrati come prioritari, sono interamente coperti dai finanziamenti statali e che, pertanto, si è ritenuto di utilizzare le donazioni, peraltro così ingenti, non solo ai fini della mera ricostruzione di quanto preesistente al verificarsi degli eventi in questione, anche in termini di "valore aggiunto", stante la necessità, per quei territori, di dotarsi di qualificate infrastrutture, idonee a consentire un salto qualitativo del territorio, al fine di evitare il progressivo esodo della popolazione, peraltro già in atto prima del sisma, verso altre località, maggiormente attraenti in termini socio-economici.Il Vice Capo Dipartimento ha chiarito che le proposte avanzate dalle Regioni e formulate dal Commissario Straordinario, sono state condivise dai Comitati istituzionali che costituiscono, a livello locale, la sede strategica per manifestare le esigenze del territorio. Sono seguite le esposizioni dei progetti da parte dei rappresentanti delle 4 Regioni e le determinazioni del Comitato. "Il Rappresentante per l'Umbria, prima di procedere alla analitica descrizione delle proposte progettuali, rende noto che tutti gli interventi da realizzarsi sono collocati all'interno del cratere e che, quindi, rientrano nelle fattispecie di cui all'art. 1, comma 1, del D.L. 189/2016. Informa, altresì, che, in data 10 luglio, i 15 Comuni del cratere della Regione Umbria hanno approvato lo schema di ripartizione delle somme provenienti dalle donazioni sui rispettivi progetti, i quali rispondono in maniera armonica alle reali esigenze manifestate dai Comuni stessi. La prima ipotesi di impiego delle donazioni, per un importo pari a 1.000.000 di euro, consiste nella possibilità di dotare i territori della Valnerina di una rete informatica di scuole primarie, con aule interamente digitali e cablate, sulla scorta, peraltro, delle positive esperienze già attivate, in attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale. Specifica che, l'introduzione di sistemi informatici nel settore della istruzione, caratterizzata da modalità fortemente innovative, in territori che, peraltro, presentano una sensibile frammentazione e marginalità, contribuirebbe a consolidare la permanenza di famiglie con figli nei Comuni della Valnerina, grazie ad una offerta formativa altamente competitiva. Inoltre, i benefici delle nuove tecnologie favoriranno l'inclusione digitale anche dei ragazzi diversamente abili e consentiranno di educare tutti i giovani ad un sano e corretto uso di internet. La seconda proposta di impiego delle risorse solidali, per un impegno pari a 3.100.000 di euro, riguarda i Centri delle Comunità da realizzarsi nei Comuni di Norcia, Vallo di Nera, Cascia, Preci, Monteleone di Spoleto che non dispongono di simili strutture. Il Rappresentante informa il Comitato dei Garanti che l'obiettivo è quello di costituire una rete di Centri con vere e proprie finalità di protezione civile, da realizzarsi, peraltro, nelle zone del "cratere", mediante la creazione di presidii, diffusi sui territori a maggiore rischio sismico, anche al fine di affermare e sostenere l'integrazione sociale della collettività. La proprietà di tali Centri spetterà alla Regione Umbria e gli stessi insisteranno su terreni che, ogni Comune, renderà disponibile a tale scopo. Infine, la gestione sarà affidata direttamente ai cittadini riuniti in associazioni o Pro Loco. La terza ipotesi di impiego, prosegue il rappresentante per l'Umbria, per un importo a valere sulle donazioni pari a 520.000,00 euro, riguarda il restauro di beni culturali mobili. L'impiego delle risorse raccolte tramite le donazioni attribuite all'Umbria permetterebbe di avviare un processo atto a riqualificare e restaurare le opere deteriorate dal tempo e danneggiate a seguito del sisma, e restituirle, quindi, ai rispettivi siti originari. Dalla citata documentazione integrativa, trasmessa in data 11 luglio scorso dalla propria Regione, risultano espressamente elencati i beni culturali mobili in questione, alcuni dei quali sono di proprietà pubblica ed altri ecclesiale. Il rappresentante conclude il proprio intervento, affermando che l'obiettivo è quello di concludere i cantieri relativi alla riqualificazione, ristrutturazione e ricostruzione delle Chiese, riallocando detti beni nelle proprie strutture, per attrarre studiosi, famiglie e turisti."Gli impieghi delle risorse esposti permetterebbero di affrontare investimenti non coperti dalle risorse messe a disposizione per la fase di emergenza e di ricostruzione, ma altrettanto determinanti per le popolazioni colpite dal sisma. Viene sottolineata nel dibattito la particolare importanza rivestita dalla realizzazione dei Centri delle Comunità quali strutture che, soprattutto nei momenti di criticità, possono rilevarsi strumenti necessari al fine di ridurre le conseguenze di tali eventi e costituire da punti di raccolta predefiniti in caso di situazioni calamitose. Il Comitato dei Garanti, all'unanimità, ha approvato i suddetti progetti della Regione Umbria che saranno realizzati esclusivamente nei Comuni ricompresi nel "cratere". A seguito dell'approvazione di tutti i progetti delle altre Regioni, salvo uno per il quale è stato disposto rinvio per approfondimenti istruttori, il Dipartimento della Protezione civile ha comunicato alle Regioni il 4 settembre di aver trasferito la somma di circa 26 milioni di euro su un totale complessivo di € 29 milioni sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario del Governo, per consentire l'avvio delle procedure di realizzazione dei lavori approvati.

Il Componente del Comitato dei Garanti Wladimiro De Nunzio"

(CIS) – S.Benedetto del Tronto (AP) set. – Un accordo triennale tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo "Progettare il futuro", dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla 'quarta rivoluzione industriale' e' stato presentato a San Benedetto del Tronto, con la collaborazione di Confindustria Centro Adriatico. La partnership mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali 15 miliardi destinati alle imprese di questo territorio, e viene presentata dentro i luoghi deputati ad accogliere e far proprie le finalità dell'accordo: l'impresa. La presentazione, nella sede della GEM Elettronica, realtà leader nell'elettronica navale e nella produzione di radar e sistemi integrati di bordo che ha già adottato soluzioni in ottica Industria 4.0; vi hanno preso parte, Diego Mingarelli, vice presidente di Piccola Industria di Confindustria, Simone Mariani, presidente di Confindustria Centro Adriatico, Gianni Tardini, presidente di Piccola Industria di Confindustria Ascoli Piceno, Valentina Carlini, Area Politiche Industriali di Confindustria, Antonio Secchi, della Regione Marche, e Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo. Alla tavola rotonda sul rinnovamento del sistema produttivo erano presenti Cesare Giuliani, Integrated Logistic Support di GEM Elettronica, Gaetano Ascenzi, Chief technology officer di Alfa Group, Marcello Ciotti, Ceo di Meccanica H7, Valentina Galanti, quality manager di Indemac, e Pietro Pelù, direttore commerciale Imprese Direzione Regionale di Intesa Sanpaolo.  segue

(CIS) – Roma, set. - Nei primi sette mesi del 2017, nel settore privato, si registra un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +1.073.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+825.000) che del 2015 (+930.000). Riportato su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato - vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi - a luglio 2017 risulta positivo, pari a +571.000 e in crescita continua da inizio anno. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+18.000), dei contratti di apprendistato (+52.000) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+501.000, inclusi i contratti stagionali). Queste tendenze attestano il rafforzamento della fase di ripresa occupazionale. Questo quanto riportato da una nota dell'INPS nazionale. In un quadro di maggior mobilità complessiva, il saldo tendenziale si mantiene positivo grazie alla forte crescita delle assunzioni (nei mesi di gennaio-luglio 2017 sono risultate 4.182.000, in aumento del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), maggiore di quella delle cessazioni ( 3.108.000, +15% rispetto all'anno precedente). Alla crescita delle assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, il maggior contributo è dato dalle assunzioni a tempo determinato (+25,9%) e dall'apprendistato (+25,9%) mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-4,6%: questo calo rispetto al 2016 è interamente imputabile alle assunzioni a part time). Tra le assunzioni a tempo determinato, appare significativo l'incremento dei contratti di somministrazione (+20,4%) e ancora di più quello dei contratti di lavoro a chiamata che, con riferimento sempre all'arco temporale gennaio-luglio, sono passati da 112.000 (2016) a 251.000 (2017), con un incremento del 124,7%. segue

Questo significativo aumento – come in parte anche quello dei contratti di somministrazione e dei contratti a termine, sottolinea la nota – può essere posto in relazione alla necessità delle imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo (e riattivati con profonde modifiche normative dal mese di luglio). Per effetto di questi andamenti si registra un'ulteriore compressione dell'incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (24,2% nei primi sette mesi del 2017) mentre nel 2015, quando era in vigore l'esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato, era stato raggiunto il picco del 38,8%. Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (ivi incluse le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti) sono risultate 215.000, con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+0,7%). Per le cessazioni, la crescita è dovuta unicamente ai rapporti a termine (+23,2%). Le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato risultano in lieve flessione (-0,5%). Con riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il numero complessivo dei licenziamenti risulta pari a 340.000, in riduzione rispetto a gennaio-luglio 2016 (-4,4%); in aumento risultano invece le dimissioni (+4,3%). Il tasso di licenziamento, calcolato sull'occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti, è risultato per i primi sette mesi del 2017 pari al 3,1%, in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (3,2%). Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-luglio 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro (54,8% contro 57,8% di gennaio-luglio 2016). Tra gennaio e luglio 2017 sono stati incentivati 32.983 rapporti di lavoro nell'ambito del Programma "Garanzia Giovani" e 68.748 rapporti di lavoro (54.174 assunzioni e 14.574 trasformazioni) nell'ambito della misura "Occupazione Sud". I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell'Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo "Osservatorio sul precariato", dove ogni mese vengono pubblicati gli aggiornamenti tabellari dei nuovi rapporti di lavoro e delle retribuzioni medie. fonte com INPS

(CIS) - SCV/Palermo set. - "Bisogna essere chiari su un punto. La mafia non è una criminalità comune, ma un'organizzazione feroce e, al tempo stesso, una forma di ateismo che si colora di tinte neopagane e di blasfeme citazioni cristiane. La mafia è inequivocabilmente fonte di morte. Morte della società, morte del territorio, morte dell'anima delle persone". Lo scrive il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo editoriale de «L'Osservatore Romano», che sara' in edicola domani venerdì 15 settembre e già consultabile sul sito www.osservatoreromano.va, dedicato alla figura del beato don Pino Puglisi in occasione dell'80° anniversario della sua nascita (15 settembre 1937 - 15 settembre 2017) avvenuta nel quartiere Brancaccio di Palermo. «Cinquantasei anni più tardi, nel 1993, proprio nel giorno del suo compleanno – scrive il cardinale Bassetti, come riporta una nota –, padre Puglisi - sacerdote nello stesso rione che lo avevo visto nascere - veniva ucciso dalla mafia con un colpo alla nuca. Un'esecuzione fredda compiuta in odio alla fede. Don Pino, infatti, come ammise uno dei suoi killer, era diventato una "spina nel fianco" del sistema malavitoso perché "predicava, predicava, prendeva i ragazzini e li toglieva dalla strada". Una "felice colpa" che nel 2013 lo ha fatto diventare beato e primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia».segue

(CIS) - “Quella firma, nel 1997, aveva un orizzonte ed una visione strategica molto chiara, la costruzione, attraverso la conoscenza reciproca, di un’Europa unita, democratica e federale. Da allora, amicizia, conoscenza ed integrazione sono state le parole d’ordine che ci hanno guidato in 20 anni di promozione turistica reciproca, scambi culturali e commerciali, cooperazione e solidarietà, progetti scolastici”. Il 2017, per il Sindaco di Corciano, Cristian Betti e per la sua comunità è un anno speciale, perché segna il ventennale del Gemellaggio con il Comune di Pentling. Da tempo, il comitato gemellaggi presieduto da Elisa Cova, consigliere capogruppo del Pd, si è mosso per organizzare al meglio le celebrazioni, fissate per domenica 10 settembre a partire dalle 18,00 ad Ellera, nella Sala Arca e nel Piazzale L'Unanuova ... segue

(CIS) - Perugia set. - La Caritas diocesana vivra' la Giornata internazionale della Carità istituita dall'Onu, ricordando il 20° anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta e preparandosi alla prima Giornata mondiale dei Poveri indetta da papa Francesco; In vista dell'imminente 5a Giornata internazionale della Carità istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012 (in risoluzione A/RES/67/105), la giornata viene celebrata dal 2013 il 5 settembre di ogni anno, ricorrenza della morte di Madre Teresa di Calcutta, e la Caritas di Perugia-Città della Pieve vuol richiamare tutti gli operatori e volontari delle strutture e servizi sia diocesani che parrocchiali e tutte le persone di buona volontà, a riflettere su questa giornata. "Essa, quest'anno, assume un duplice particolare valore – ha commentato il diacono Giancarlo Pecetti, direttore della Caritas diocesana – sia per la ricorrenza del 20° anniversario del ritorno alla Casa del Padre di Madre Teresa (5 settembre 1997- 5 settembre 2017) sia perché papa Francesco ha indetto per il prossimo 19 novembre la prima Giornata mondiale dei Poveri, per i quali la stessa Santa di Calcutta nel servirli totalmente ha fondato e rafforzato la sua grande fede in Dio". segue

(CIS) – Perugia ago. - Nell'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve la vocazione al diaconato permanente ripristinato dal Concilio Vaticano II, è molto viva, conoscendo anche in Umbria un forte impulso a vantaggio dell'opera missionaria e della nuova evangelizzazione. Da domani a Spoleto esercizi spirituali per i candidati. Attualmente i diaconi permanenti in Italia sono circa 4.400 di cui 140 in "servizio" in Umbria. A Perugia-Città della Pieve - sottolinea una nota - sono 37 e più di una dozzina sono gli aspiranti in fase di formazione. Questi, nell'ammissione all'ordinazione diaconale, sono chiamati ad esprimere l'assoluta libertà di scelta e la volontà di dedicarsi in modo definitivo al ministero del diaconato. I canditati coniugati devono avere anche il consenso delle mogli, in quanto il sacramento dell'Ordine sacro del diaconato si innesta nel sacramento del matrimonio. Pertanto la moglie è chiamata ad essere in comunione con il marito, oltre che nella vita coniugale e familiare anche nella comunione del ministero diaconale. Mentre i candidati non sposati devono assumere pubblicamente l'obbligo del celibato, mediante il rito prescritto. Particolare attenzione al diaconato, il primo dei tre gradi del sacramento dell'Ordine sacro, insieme al presbiterato e all'episcopato, è posta dal cardinale Gualtiero Bassetti anche in segno di continuità con il suo predecessore, l'arcivescovo Giuseppe Chiaretti, sotto il cui episcopato (1996-2009) il ruolo di "servizio" del diacono permanente si è accresciuto non poco nella vita liturgica e pastorale e nelle opere caritative della Chiesa diocesana.  segue

(CIS) - Perugia lug. - L'Assestamento 2017 è caratterizzato da una RAZIONALIZZAZIONE delle risorse, in coerenza con il bilancio di previsione 2017, dove è stata fatta un'operazione rigorosa di CONTENIMENTO della spesa a garanzia del pareggio e dell'equilibrio di bilancio, che viene confermato con questo atto. Il disavanzo 2016 si riduce di 0,5 milioni. E' quanto si legge su una nota regionale resoconto dell'assemblea umbra.  Nell'Assestamento 2017 sono state finanziate solo spese urgenti e indifferibili, per i servizi essenziali e competenze centrali della Regione. In particolare 1milione 950mila euro riguarda gli ACCANTONAMENTI OBBLIGATORI, di cui 1,6 milioni al fondo rischi spese legali per i contenziosi formatisi nell'esercizio 2017 e 350mila per le perdite di bilancio dell'esercizio 2016 delle società partecipate Umbria Mobilità e Parco tecnologico agroalimentare. 650mila euro vanno a CULTURA-SPETTACOLO-TURISMO-SPORT E GRANDI EVENTI, di cui 150mila per lo spettacolo; 25mila per cataloghi scientifici; 100mila euro per la promozione turistica; 100mila per lo sport in favore dei Comuni; 250mila euro per i grandi eventi; 450 mila euro sono destinati ad AGRICOLTURA E FORESTE, di cui 300mila euro per il finanziamento delle attività dell'Associazione regionale allevatori (Ara Umbria); e 150mila euro per la campagna antincendi, per finanziare tutte le convenzioni in essere; 4milioni 330mila euro vanno ai SERVIZI PER LA MOBILITÀ E PER IL TPL; 80mila euro per la PROTEZIONE CIVILE, per l'attuazione del piano gestione rischio alluvioni. 150mila euro, per ciascuno degli anni 2017-2018-2019, per contributo all'Istituto musicale BRICCIALDI di Terni. 150mila euro per l'integrazione del fondo programmi di SVILUPPUMBRIA. segue

(CIS) - Spoleto lug. - La Sala Barberini del Museo diocesano di Spoleto trasformata in laboratorio di restauro delle opere d'arte ferite dai terremoti del 2016 che hanno sconvolto l'Italia centrale. L'idea è nata dal dialogo tra l'arcivescovo Renato Boccardo ed Emanuela D'Abbraccio, unica restauratrice di Norcia, con collaborazioni in tutta Italia e incarichi diretti anche dai Musei Vaticani. La sua casa era già inagibile dopo il sisma del 24 agosto; la violenta scossa del 30 ottobre l'ha ulteriormente danneggiata, tanto che non è recuperabile. Ora vive con la sua famiglia in una casetta di legno acquistata a proprie spese e posizionata in un terreno di proprietà. A Norcia aveva il laboratorio di restauro sotto la sacrestia della Concattedrale di Santa Maria, chiesa crollata quasi per intero. Al momento del terremoto stava restaurando, tra l'altro, due altari laterali e una tavola nella Basilica di S. Benedetto e una tela nella chiesa di S. Agostino, entrambe crollate. Senza casa, senza laboratorio, senza lavoro. «Poi un giorno – racconta Emanuela – la proposta di mons. Boccardo di proseguire la mia attività all'interno del Museo diocesano di Spoleto, riportando così al loro antico splendore alcune opere d'arte lesionate dal terremoto e permettendo ai tanti visitatori di seguire in diretta il restauro". segue

<< Inizio < Prec. 31 32 33 34 35 36 37 38 39 Succ. > Fine >>
Pagina 32 di 39

camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information